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Min. Lavoro interpello su lavoro intermittente alberghi

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Min. Lavoro interpello su lavoro intermittente alberghi

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, a mezzo di Interpello n. 17 del 26 giugno 2014, ha risposto ad un quesito proposto dalla Confindustria sulla “corretta interpretazione della disciplina del lavoro intermittente di cui agli artt. 33 e ss.; D.Lgs. n. 276 del 2003“. In particolare, la Confindustria, “chiede se sia consentito ad un’impresa appaltatrice ricorrere alla tipologia contrattuale del lavoro intermittente con riferimento all’attività espletata da “personale di servizio e di cucina negli alberghi” di cui al n. 5 della tabella allegata al Regio Decreto 2657 del 1923 per l’esecuzione di un servizio di pulizia all’interno di una struttura alberghiera – impresa committente“.

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Interpello Min. Lavoro su fisioterapisti

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fisioterapista

Interpello Min. Lavoro su fisioterapisti

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro ha risposto ad un quesito posto dalla Confindustria, con Interpello n. 16 del 26 giugno 2014, relativo “alla corretta interpretazione della disciplina di cui all’art. 69 bis del D.Lgs. n. 276 del 2003, concernente le prestazioni di lavoro autonomo espletate dai soggetti titolari di partita IVA. In particolare, l’istante chiede se la presunzione relativa di parasubordinazione, contemplata dalla citata disposizione, possa trovare applicazione nei confronti della categoria professionale dei fisioterapisti, laddove ricorrano i presupposti previsti dalla medesima norma“.

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Interpello Min. Lavoro regolarità contributiva

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Ricerca scientifica e contratto a tempo determinato

Interpello Min. Lavoro regolarità contributiva

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro ha fornito risposta, a mezzo di Interpello n. 15 del 26 giugno 2014, al quesito proposto dall’ENPAM – Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri, “in ordine alla certificazione del corretto assolvimento degli obblighi contributivi gravanti sulle società operanti in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale nei confronti del Fondo degli specialisti esterni istituito presso il medesimo Ente (art. 1, comma 39, Legge n. 243 del 2004)“. L’ENPAM, “si pone, altresì, la problematica afferente alla trasmissione dei dati relativi al fatturato annuo delle società in argomento, richiesti dall’Ente ai fini della tutela previdenziale obbligatoria dei medici chirurghi ed odontoiatri impiegati presso dette strutture“.

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Interpello Min. Lavoro disoccupazione edile

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Riduzione contributiva 2017 per le attività edili

Interpello Min. Lavoro disoccupazione edile

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro ha fornito informazioni, con Interpello n. 14 del 26 giugno 2014, a seguito di un quesito proposto dall’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili “per avere chiarimenti circa la corretta applicazione del trattamento di disoccupazione edile di cui all’art. 11, Legge n. 223 del 1991. In particolare l’interpellante chiede di sapere se risulta applicabile il punto 3 della Delibera CIPI del 19 ottobre 1993 che fissa in 40 unità il numero dei lavoratori licenziati cui applicare il citato trattamento di disoccupazione “nelle circoscrizioni che presentino un rapporto superiore alla media nazionale fra iscritti alla prima classe di collocamento e la popolazione residente in età da lavoro”.

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Interpello Min. Lavoro autorizzazione lavoro estero

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Servizio estero MAE, l’indennità non ha natura retributiva

Interpello Min. Lavoro autorizzazione lavoro estero

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro con Interpello n. 13 del 26 giugno 2014 ha fornito informazioni a seguito di un quesito avanzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro in merito “all’obbligo per le aziende straniere con sede legale e operativa in un territorio extra UE, facenti parte di un gruppo di imprese ai sensi dell’art. 2359 c.c., di richiedere il rilascio dell’autorizzazione preventiva di cui all’art. 2 del D.L. n. 317/1987 qualora intendano assumere presso la propria sede estera un lavoratore italiano residente in Italia“.

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Licenziamenti collettivi anche per i dirigenti

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licenziamenti collettivi

Licenziamenti collettivi anche per i dirigenti

I licenziamenti si definiscono collettivi quando vengono intimati dalle imprese con più di 15 dipendenti, le quali effettuino, in conseguenza di riduzione o trasformazione di attività o di lavoro, almeno 5 licenziamenti in un arco temporale di 120 giorni, in ciscuna unità produttiva nell’ambito della stessa provincia. Per tale ipotesi di recesso (da intimarsi comunque in forma scritta) è prevista una procedura molto complessa contenuta nella L.n. 223/1991 e succ.mod.

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Esenzione spesa sanitaria invalido civile

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sentenza invalidità civile

Esenzione spesa sanitaria invalido civile

La Sezione Lavoro della Corte Suprema di Cassazione n. 13854 del 18 giugno 2014 ha reso il seguente principio “Ai fini dell’esenzione dell’invalido civile dalla partecipazione alla spesa sanitaria, la domanda alla ASL, prevista dall’art. 12 della legge n. 181 del 1992, costituisce formalità necessaria per consentire all’amministrazione la verifica dei presupposti per la concessione del beneficio, la cui attribuzione, in difetto di diversa indicazione normativa, decorre dalla data di presentazione della domanda stessa“. (Sezione Lavoro, Presidente P. Stile, Estensore A. Doronzo).

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Nuovo codice di deontologia medica

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Consenso informato trattamenti sanitari e terapia del dolore pubblicata la legge

Nuovo codice di deontologia medica

Lo scorso 23 maggio 2014, è stato presentato a Roma il nuovo Codice di deontologia medica approvato dal Consiglio Nazionale a Torino il 18 maggio 2014.

Il Codice di deontologia, si legge proprio all’art. 1, “identifica le regole, ispirate ai principi di etica medica, che disciplinano l’esercizio professionale del medico chirurgo e dell’odontoiatria“. Inoltre il Codice “in armonia con i principi etici di umanità e solidarietà e civili di sussidiarietà, impegna il medico nella tutela della salute individuale e collettiva vigilando sulla dignità, sul decoro, sull’indipendenza e sulla qualità della professione“.

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Accordo Federalberghi contratto a termine

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accordo federalberghi

Accordo Federalberghi contratto a termine e apprendistato

Lo scorso 16 giugno 2014 la Federalberghi, la Faita unitamente ai seguenti sindacati di categoria: Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL, con la partecipazione altresì della Confcommercio, hanno siglato un accordo contrattuale in materia di contratti a termine e apprendistato, in ottemperanza delle novità introdotte dalla L.n. 78/2014 (Jobs Act). Tale intervento è stato necessario poichè si è voluto porre in qualche modo rimedio ad alcune problematiche sorte a seguito della nuova normativa contenuta proprio nel Jobs Act. L’Accordo, pubblicato il 18 giugno 2014, interessa oltre 200.000 lavoratori impiegati nel settore turistico-ricettivo e si pone l’obiettivo di chiarire la questione relativa ai limiti quantitativi previsti dalla legge sull’utilizzo dei contratti a termine riguardo anche alla esclusione dell’applicazione di tali limiti relativamente ai contratti per lavoro stagionale e a quelli legati alla intensificazione dell’attività turistica in particolari periodi dell’anno.

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Agevolazioni fiscali per start up innovative

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Agevolazioni fiscali per start up innovative 2

Agevolazioni fiscali per start up innovative

 L’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 13/E dell’11 giugno 2014 ha fornito le indicazioni circa le agevolazioni fiscali in favore delle start-up innovative e degli incubatori certificati. In particolare la definizione di start-up innovativa viene introdotto nel nostro ordinamento dall’art. 25, comma 2, del D.L. n. 179/2012, il quale la definisce come “società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europaea, residente in Italia ai sensi dell’articolo 73 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione“, in possesso di determinati requisiti.

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