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Interpello Min. Lavoro fruizione permessi Legge 104

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Accompagnamento, semplificazione delle modalità di accesso all’indennità

Interpello Min. Lavoro fruizione permessi Legge 104

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, ha risposto all’istanza presentata dall’ANQUAP – Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche e dalla CIDA con Interpello n. 19 del 26 giugno 2014. Il quesito riguardava nello specifico la “corretta intepretazione dell’art. 33, comma 3, Legge n. 104 del 1992, così come modificato dall’art. 24, Legge n. 183 del 2010, concernente il diritto del lavoratore dipendente di fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito per l’assistenza al familiare con handicap in situazione di gravità“. In particolare, gli istanti chiedevano altresì di sapere “se l’estensione del diritto in argomento al parente o affine entro il terzo grado prevista dalla disposizione sopra citata possa prescindere dalla eventuale presenza nella famiglia dell’assistito di parenti o affini di primo e secondo grado che siano nelle condizioni di assisterlo, dovendo dunque essere esclusivamente comprovata una delle particolari condizioni del coniuge e/o dei genitori della persona in situazione di gravità richieste dalla norma stessa“.

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Interpello Min. Lavoro limitazioni lavoro notturno

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PERE & ENFANT

Interpello Min. Lavoro limitazioni lavoro notturno

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, con Interpello n. 18 del 26 giugno 2014, ha risposto al quesito proposto dall’ARIS – Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari, in ordine alla corretta interpretazione “dell’art. 11, comma 2, D.Lgs. n. 66 del 2003, concernente il diritto di rifiutare la prestazione di lavoro notturno da parte della lavoratrice/lavoratore che sia unico genitore affidatario di figlio convivente di età inferiore a dodici anni“. In particolare l’ARIS chiede di sapere “se la suddetta disposizione trovi applicazione nell’potesi di genitore vedovo di figlio convivente minore di anni dodici“.

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Min. Lavoro interpello su lavoro intermittente alberghi

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Min. Lavoro interpello su lavoro intermittente alberghi

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, a mezzo di Interpello n. 17 del 26 giugno 2014, ha risposto ad un quesito proposto dalla Confindustria sulla “corretta interpretazione della disciplina del lavoro intermittente di cui agli artt. 33 e ss.; D.Lgs. n. 276 del 2003“. In particolare, la Confindustria, “chiede se sia consentito ad un’impresa appaltatrice ricorrere alla tipologia contrattuale del lavoro intermittente con riferimento all’attività espletata da “personale di servizio e di cucina negli alberghi” di cui al n. 5 della tabella allegata al Regio Decreto 2657 del 1923 per l’esecuzione di un servizio di pulizia all’interno di una struttura alberghiera – impresa committente“.

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Interpello Min. Lavoro su fisioterapisti

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fisioterapista

Interpello Min. Lavoro su fisioterapisti

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro ha risposto ad un quesito posto dalla Confindustria, con Interpello n. 16 del 26 giugno 2014, relativo “alla corretta interpretazione della disciplina di cui all’art. 69 bis del D.Lgs. n. 276 del 2003, concernente le prestazioni di lavoro autonomo espletate dai soggetti titolari di partita IVA. In particolare, l’istante chiede se la presunzione relativa di parasubordinazione, contemplata dalla citata disposizione, possa trovare applicazione nei confronti della categoria professionale dei fisioterapisti, laddove ricorrano i presupposti previsti dalla medesima norma“.

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Interpello Min. Lavoro regolarità contributiva

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Ricerca scientifica e contratto a tempo determinato

Interpello Min. Lavoro regolarità contributiva

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro ha fornito risposta, a mezzo di Interpello n. 15 del 26 giugno 2014, al quesito proposto dall’ENPAM – Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri, “in ordine alla certificazione del corretto assolvimento degli obblighi contributivi gravanti sulle società operanti in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale nei confronti del Fondo degli specialisti esterni istituito presso il medesimo Ente (art. 1, comma 39, Legge n. 243 del 2004)“. L’ENPAM, “si pone, altresì, la problematica afferente alla trasmissione dei dati relativi al fatturato annuo delle società in argomento, richiesti dall’Ente ai fini della tutela previdenziale obbligatoria dei medici chirurghi ed odontoiatri impiegati presso dette strutture“.

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Interpello Min. Lavoro disoccupazione edile

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Riduzione contributiva 2017 per le attività edili

Interpello Min. Lavoro disoccupazione edile

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro ha fornito informazioni, con Interpello n. 14 del 26 giugno 2014, a seguito di un quesito proposto dall’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili “per avere chiarimenti circa la corretta applicazione del trattamento di disoccupazione edile di cui all’art. 11, Legge n. 223 del 1991. In particolare l’interpellante chiede di sapere se risulta applicabile il punto 3 della Delibera CIPI del 19 ottobre 1993 che fissa in 40 unità il numero dei lavoratori licenziati cui applicare il citato trattamento di disoccupazione “nelle circoscrizioni che presentino un rapporto superiore alla media nazionale fra iscritti alla prima classe di collocamento e la popolazione residente in età da lavoro”.

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Interpello Min. Lavoro autorizzazione lavoro estero

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Servizio estero MAE, l’indennità non ha natura retributiva

Interpello Min. Lavoro autorizzazione lavoro estero

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro con Interpello n. 13 del 26 giugno 2014 ha fornito informazioni a seguito di un quesito avanzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro in merito “all’obbligo per le aziende straniere con sede legale e operativa in un territorio extra UE, facenti parte di un gruppo di imprese ai sensi dell’art. 2359 c.c., di richiedere il rilascio dell’autorizzazione preventiva di cui all’art. 2 del D.L. n. 317/1987 qualora intendano assumere presso la propria sede estera un lavoratore italiano residente in Italia“.

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Licenziamenti collettivi anche per i dirigenti

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licenziamenti collettivi

Licenziamenti collettivi anche per i dirigenti

I licenziamenti si definiscono collettivi quando vengono intimati dalle imprese con più di 15 dipendenti, le quali effettuino, in conseguenza di riduzione o trasformazione di attività o di lavoro, almeno 5 licenziamenti in un arco temporale di 120 giorni, in ciscuna unità produttiva nell’ambito della stessa provincia. Per tale ipotesi di recesso (da intimarsi comunque in forma scritta) è prevista una procedura molto complessa contenuta nella L.n. 223/1991 e succ.mod.

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Esenzione spesa sanitaria invalido civile

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sentenza invalidità civile

Esenzione spesa sanitaria invalido civile

La Sezione Lavoro della Corte Suprema di Cassazione n. 13854 del 18 giugno 2014 ha reso il seguente principio “Ai fini dell’esenzione dell’invalido civile dalla partecipazione alla spesa sanitaria, la domanda alla ASL, prevista dall’art. 12 della legge n. 181 del 1992, costituisce formalità necessaria per consentire all’amministrazione la verifica dei presupposti per la concessione del beneficio, la cui attribuzione, in difetto di diversa indicazione normativa, decorre dalla data di presentazione della domanda stessa“. (Sezione Lavoro, Presidente P. Stile, Estensore A. Doronzo).

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Nuovo codice di deontologia medica

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Consenso informato trattamenti sanitari e terapia del dolore pubblicata la legge

Nuovo codice di deontologia medica

Lo scorso 23 maggio 2014, è stato presentato a Roma il nuovo Codice di deontologia medica approvato dal Consiglio Nazionale a Torino il 18 maggio 2014.

Il Codice di deontologia, si legge proprio all’art. 1, “identifica le regole, ispirate ai principi di etica medica, che disciplinano l’esercizio professionale del medico chirurgo e dell’odontoiatria“. Inoltre il Codice “in armonia con i principi etici di umanità e solidarietà e civili di sussidiarietà, impegna il medico nella tutela della salute individuale e collettiva vigilando sulla dignità, sul decoro, sull’indipendenza e sulla qualità della professione“.

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