Dal 2024, l’INAIL ha introdotto una rivalutazione del 5,4% sugli indennizzi per il danno biologico ed oggi arrivano aggiornamenti.
Con la circolare n. 26 del 16 settembre 2024 l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) rende nota la rivalutazione annuale degli importi relativi agli indennizzi del danno biologico, con decorrenza dal 1° luglio 2024. La misura, che prevede un aumento del 5,4% rispetto agli importi precedenti, arriva in risposta all’incremento del costo della vita, e punta a garantire una maggiore protezione ai lavoratori vittime di infortuni o affetti da malattie professionali.
Il concetto di danno biologico
Il danno biologico si riferisce alla compromissione dell’integrità psico-fisica di una persona, indipendentemente dalla capacità lavorativa. Viene risarcito in caso di lesioni o malattie causate da infortuni sul lavoro o malattie professionali. Si tratta di un diritto riconosciuto in Italia ai lavoratori, e l’INAIL svolge un ruolo centrale nella determinazione e nel risarcimento di tale danno.
In termini concreti, il danno biologico rappresenta una riduzione permanente delle capacità dell’individuo, sia essa di carattere fisico o psicologico. Questa compromissione può influire in modo significativo sulla qualità della vita di chi è colpito, motivo per cui il sistema di indennizzo mira a compensare economicamente queste perdite.
Il contesto economico e la necessità di un adeguamento
La rivalutazione del 5,4% degli indennizzi INAIL per il danno biologico si inserisce in un contesto di aumento generale del costo della vita. Negli ultimi anni, l’inflazione ha eroso il potere d’acquisto di molti lavoratori e, allo stesso modo, ha reso necessarie misure per adeguare le prestazioni e le indennità riconosciute.
L’INAIL ha deciso di rispondere a questa situazione con un incremento che sarà applicato agli importi spettanti per il risarcimento del danno biologico. Questo adeguamento si allinea con la necessità di proteggere i diritti dei lavoratori, specialmente in un periodo di incertezza economica e di cambiamenti sul piano sociale e sanitario.
Chi beneficerà della rivalutazione del 5,4% per danno biologico
La rivalutazione interesserà tutti quei lavoratori che hanno subito un danno biologico a seguito di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale. L’aumento si applicherà tanto ai nuovi indennizzi quanto a quelli già in corso. Questo significa che anche coloro che stanno già ricevendo un indennizzo vedranno un incremento automatico della somma loro spettante.
È importante notare che il calcolo del danno biologico è effettuato secondo specifiche tabelle, che tengono conto della gravità delle lesioni e dell’età della persona danneggiata. La rivalutazione al 5,4% sarà quindi applicata agli importi risultanti da tali tabelle.
Il quadro normativo e le modalità operative
Il processo di rivalutazione degli indennizzi per danno biologico è stato regolamentato da una serie di decreti ministeriali che aggiornano periodicamente i criteri di calcolo. L’aumento del 5,4%, in vigore dal 2024, è stato ufficializzato con una circolare INAIL che fornisce dettagli operativi su come verranno applicati i nuovi importi.
Il Ministero del Lavoro e l’INAIL collaborano strettamente per garantire che gli importi siano adeguati alle condizioni economiche attuali, monitorando l’andamento dell’inflazione e altri fattori di natura socio-economica.
Il ruolo dell’INAIL nella protezione dei lavoratori
L’INAIL rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la sicurezza sul lavoro in Italia. Oltre a gestire l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni, svolge un ruolo preventivo attraverso attività di sensibilizzazione e controllo presso le aziende.
Quando si parla di danno biologico, l’INAIL ha il compito di determinare l’entità del danno subito dai lavoratori e di provvedere al risarcimento secondo quanto stabilito dalle normative vigenti. Gli indennizzi riconosciuti possono variare a seconda della gravità del danno e della percentuale di invalidità assegnata, ma sono fondamentali per compensare, almeno in parte, le conseguenze di un infortunio o di una malattia sul piano fisico e psichico.
La rilevanza sociale ed economica della rivalutazione
L’aumento del 5,4% sugli indennizzi per danno biologico non è solo una questione tecnica o economica, ma rappresenta un segnale di attenzione da parte delle istituzioni verso i lavoratori colpiti da eventi traumatici o malattie legate all’attività professionale.
In un contesto in cui il potere d’acquisto delle famiglie italiane è messo a dura prova dall’inflazione, questo adeguamento rappresenta un modo per garantire che il risarcimento sia congruente con il costo reale della vita.
Non si tratta solo di una forma di sostegno economico, ma di un atto di giustizia sociale, volto a tutelare le fasce più vulnerabili della popolazione lavorativa.