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Jobs Act e licenziamento imprese sopra i 15 dipendenti

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Licenziamenti dirigenti, non si applica il blocco previsto dal Cura Italia

Jobs Act e licenziamento imprese sopra i 15 dipendenti:

La disciplina sui licenziamenti per le imprese sopra i 15 dipendenti e anche per le PMI è stata completamente rinnovata dallo Schema di decreto legislativo di attuazione del Jobs Act (L.n. 183/2014), recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti (approvato in viale preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 20 febbraio 2015 e in attesa della firma del Presidente della Repubblica, dopodiché sarà trasmesso per la pubblicazione alla Gazzetta Ufficiale).

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Jobs Act e licenziamenti nelle PMI

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Dirigente, licenziamento illegittimo per fatti penali non contestati

Jobs Act e licenziamenti nelle PMI

Per quanto concerne il regime dei licenziamenti nelle PMI – piccole e medie imprese – lo Schema di decreto legislativo di attuazione del Jobs Act (L.n. 183/2014), recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti (approvato in viale preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 20 febbraio 2015 e in attesa della firma del Presidente della Repubblica, dopodiché sarà trasmesso per la pubblicazione alla Gazzetta Ufficiale) prevede una disciplina unica applicabile ai lavoratori assunti nel corso del 2015 applicabile anche alle piccole imprese, ma con delle eccezioni rispetto alle norme applicabili alle imprese più grandi.

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Incentivi a fondo perduto sicurezza imprese

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Incentivi a fondo perduto sicurezza imprese

Incentivi a fondo perduto sicurezza imprese:

L’INAIL ha reso noto che sono ben 267 i milioni di euro di incentivi a fondo perduto messi a disposizione delle imprese con il bando Isi 2014 (reperibile sul sito istituzionale dell’Istituto). È quanto dichiarato dal Presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, nel corso di una conferenza stampa con il Ministro del Lavoro Giuliano Paoletti indetta proprio per la presentazione delle modalità di partecipazione alla procedura per l’assegnazione dei fondi.

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Jobs Act e nuovo sistema di conciliazione

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Procedura conciliativa oltre i termini, i chiarimenti dell’Ispettorato

Jobs Act e nuovo sistema di conciliazione

È stato introdotto un nuovo sistema di tentativo di conciliazione contenuto nello Schema di decreto legislativo di attuazione del Jobs Act (L.n. 183/2014), recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti (approvati in via preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 20 febbraio 2015 e in attesa della firma del Presidente della Repubblica per poi essere inviato per la pubblicazione alla Gazzetta Ufficiale).

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Convenienza del contratto a tutele crescenti

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convenienza del contratto a tutele crescenti

Convenienza del contratto a tutele crescenti:

Le imprese che procederanno ad assumere nell’anno 2015 personale con contratto a tutele crescenti, come da decreti legislativi di attuazione del Jobs Act, avranno una notevole convenienza rappresentata dal risparmio sui contributi INPS che saranno azzerati per un triennio. Inoltre a tale bonus contributivo sarà possibile cumulare anche altri bonus previsti per incentivare le assunzioni che potrebbero far ridurre il costo del lavoro ad oltre il 50%.

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Concessione CIGS imprese sottoposte a procedure concorsuali

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Impugnazione del licenziamento, il punto della Cassazione

Concessione CIGS imprese sottoposte a procedure concorsuali:

La Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali e degli Incentivi all’occupazione del Ministero del Lavoro, con la Circolare n. 4 del 2 marzo 2015 ha informato gli interessi sulla corretta interpretazione dell’art. 3, comma 1, L.n. 223/1991, modificato dall’art. 46 bis, comma 1, lettera h) D.L. n. 83/2012 (convertito dalla L.n. 134/2012), concernente la disciplina della concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale per le imprese sottoposte a procedure concorsuali.

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Disposizioni attuative Accordo Nazionale telelavoro domiciliare

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Disposizioni attuative Accordo Nazionale telelavoro

Disposizioni attuative Accordo Nazionale telelavoro domiciliare

L’INPS, con la Circolare n. 52 del 27 febbraio 2015, ha informato gli interessati in merito alle disposizioni attuative dell’Accordo Nazionale sul progetto di telelavoro domiciliare.

In particolare, si legge nella Circolare n. 52/2015 quanto segue.

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Pensione di vecchiaia piloti e marittimi pilotaggio marittimo

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Lavoratori marittimi, riesame delle istanze per indennità covid

Pensione di vecchiaia piloti e marittimi pilotaggio marittimo

L’INPS, con il Messaggio n. 1445 del 26 febbraio 2015, ha fornito chiarimenti circa l’accesso alla pensione di vecchiaia ai piloti del pilotaggio marittimo e marittimi abilitati al pilotaggio (personale viaggiante iscritto al soppresso Fondo di previdenza per il personale addetto ai pubblici servizi di trasporto).

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Certificazioni di esposizione all’amianto INAIL

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Esposizioni sporadiche all’amianto e obbligo valutazione rischi

Certificazioni di esposizione all’amianto INAIL

L’INPS, con la Circolare n. 51 del 26 febbraio 2015, ha informato gli interessati circa la salvaguardia della validità ed efficacia delle certificazioni di esposizione all’amianto rilasciate dall’INAIL, ai fini del conseguimento del beneficio di cui all’art. 13, comma 8, della L.n. 257/1992 e ss.mm., per lavoro svolto con esposizione all’amianto.

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Aliquote contributive aziende agricole per gli operai

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Esonero contributivo imprese agrituristiche, apistiche, ecc., istruzioni INPS

Aliquote contributive aziende agricole per gli operai:

L’INPS, con la Circolare n. 49 del 26 febbraio 2015, ha reso note le aliquote contributive applicate alle aziende agricole per gli operai a tempo determinato e a tempo indeterminato per l’anno 2015.

Si legge nella Circolare n. 49/2015 (v. anche Allegato n. 1) quanto segue:

  1. FPLD per la generalità delle aziende agricole.

Nel calcolo delle aliquote di tale settore si deve tener conto delle disposizioni in materia contributiva stabilite dal D.lgs. n. 146/1997.

Quest’ultimo, all’articolo 3, c. 1, prevede che – a partire dal 1° gennaio 1998 – le aliquote contributive dovute al FPLD dai datori di lavoro agricolo, che impiegano operai a tempo indeterminato e a tempo determinato ed assimilati, siano elevate – annualmente – della misura di 0,20 punti percentuali a carico del datore di lavoro, sino al raggiungimento dell’aliquota complessiva del 32 per cento a cui si deve aggiungere l’incremento di 0,30 punti percentuali di cui all’articolo 1, comma 769, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

Risulta, invece, esaurito l’adeguamento dell’aliquota contributiva a carico del lavoratore in quanto la stessa ha già raggiunto la misura piena.

Per l’anno 2015, quindi, l’aliquota contributiva di tale settore è fissata nella misura complessiva del 28,30%, di cui 8,84% a carico del lavoratore.

Ai fini del versamento della contribuzione, si richiamano le disposizioni in materia di minimali e massimali di legge.

  1. FPLD per le aziende agricole con processi produttivi di tipo industriale.

L’aliquota contributiva dovuta al FPLD dalle aziende singole o associate di trasformazione o manipolazione di prodotti agricoli zootecnici e di lavorazione di prodotti alimentari con processi produttivi di tipo industriale ha raggiunto, nell’anno 2011, il limite complessivo del 32%, di cui alla legge 335/1995, cui si è aggiunto l’aumento di 0,30 punti percentuali previsto dall’art.1, comma 769, della legge n. 296/2006.

Conseguentemente, anche per l’anno 2015, l’aliquota contributiva di tale settore resta fissata nella misura del 32,30%, di cui 8,84% a carico del lavoratore.

  1. Contributi INAIL dal 1° gennaio 2015 per gli operai agricoli dipendenti.

Nulla è variato sulle aliquote INAIL; conseguentemente, in base a quanto disposto dall’articolo 28, terzo comma, del D.lgs. 23 febbraio 2000, n.38, a decorrere dal 1° gennaio 2001, i contributi per l’assistenza infortuni sul lavoro sono fissati nelle seguenti misure:

Contribuzione Misura
Assistenza Infortuni sul Lavoro 10,1250
Assistenza Infortuni sul Lavoro 3,1185
  1. Agevolazioni per zone tariffarie nel settore agricolo anno 2015.

Nessuna novità per quanto attiene alle agevolazioni di cui trattasi. In base alla previsione di cui all’articolo 1, c. 45, della legge di stabilità 2011, sono infatti a regime le misure già in essere fino a luglio 2010.

Territori Misura agevolazione D.L. Dovuto
Non svantaggiati (ex fiscalizzato Nord) 100%
Montani 75% 25%
Svantaggiati 68% 32%

L’agevolazione non trova applicazione sul contributo previsto dall’articolo 25, c. 4, della legge 21 dicembre 1978, n. 845, versato dai datori di lavoro unitamente alla contribuzione a copertura dell’Assicurazione sociale per l’impiego (ASpI).

(Fonte: INPS)

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