domenica, Febbraio 2, 2025
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Autorizzazione al lavoro dei minori

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Autorizzazione lavoro dei minori

Autorizzazione al lavoro dei minori:

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, con Interpello n. 7 del 24 marzo 2015, ha fornito un parere a seguito di istanza avanzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro in ordine alla corretta interpretazione dell’art. 4, comma 2, L. n. 977/1967, concernente l’autorizzazione per l’impiego di minori nello svolgimento di determinate attività lavorative.

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Lavoro intermittente e soccorso ambienti sospetti di inquinamento

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Lavoro intermittente e soccorso

Lavoro intermittente e soccorso ambienti sospetti di inquinamento:

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, con Interpello n. 6 del 24 marzo 2015 ha fornito un parere in merito all’istanza avanzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro in ordine alla possibilità per una impresa appaltatrice, incaricata dei servizi di soccorso e recupero nel settore degli ambienti sospetti o confinati ai sensi del D.P.R. n. 177/2011, di assumere operatori specializzati con contratto di lavoro intermittente ex artt. 33 e ss., D.Lgs. n. 276/2003, operando il rinvio alle figure dei “sorveglianti che non partecipano materialmente al lavoro”, di cui al n. 11 della tabella allegata al R.D. n. 2657/1923.

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Validazioni diffide accertative per crediti verso società fallita

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Somministrazione si può assumere più volte anche senza picco produttivo

Validazioni diffide accertative per crediti verso società fallita:

Il Ministero del Lavoro – Direzione Generale per l’Attività Ispettiva, con la nota n. 4684 del 19 marzo 2015, ha fornito un parere circa la validazione di diffide accertative per crediti patrimoniali emesse nei confronti di una società fallita a seguito di un quesito posto dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Rieti.

La diffida accertativa, per chi non lo sapesse, è il provvedimento amministrativo mediante il quale il personale ispettivo delle Direzioni Territoriali del Lavoro, qualora nell’ambito dell’attività di vigilanza riscontri delle violazioni (es. inosservanza della disciplina contrattuale) da cui derivino crediti patrimoniali in favore del lavoratore, procede all’accertamento di tali crediti e fa obbligo al datore di lavoro di corrispondere direttamente al lavoratore le somme che risultano accertate. Avverso il provvedimento di diffida il datore di lavoro può promuovere nel termine di 30 giorni dalla notifica dell’atto, un tentativo di conciliazione presso la DTL. In caso di accordo la diffida accertativa perde efficacia secondo quanto previsto in tema di conciliazione. Se il termine per esperire la conciliazione è decorso inutilmente oppure se l’accordo fra le parti non viene raggiunto in sede conciliativa, la diffida accertativa acquista, con apposito provvedimento del Direttore della DTL, valore di accertamento tecnico, con efficacia di titolo esecutivo, peraltro, il datore di lavoro può impugnare la diffida accertativa divenuta titolo esecutivo entro trenta giorni dalla notificazione, mediante ricorso al Comitato regionale per i rapporti di lavoro, il ricorso, che sospende l’esecutività della diffida, è deciso dal Comitato entro 90 giorni dalla presentazione; decorso inutilmente il termine previsto per la decisione, il ricorso si intende respinto.

Torniamo al contenuto della nota n. 4684/2015.

Il legislatore, con l’istituto di cui all’art. 12 del D.Lgs. n. 124 del 2004, assegna al personale ispettivo il potere di diffidare il datore di lavoro alla corresponsione al prestatore di lavoro degli importi risultanti dall’accertamento, vale a dire di quegli importi la cui debenza, a seguito della verifica ispettiva, risulta certa nell’an e nel quantum.

Ai sensi del terzo comma del citato art. 12 del D.Lgs. n. 124/2004, il provvedimento del Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro può imprimere alla diffida accertativa “valore di accertamento tecnico, con efficacia di titolo esecutivo”.

Tuttavia, prosegue ancora la nota n. 4684/2015, occorre precisare che, affinché la diffida accertativa possa assumere il carattere del titolo esecutivo è necessario che ne possieda tutti i requisiti previsti dal nostro ordinamento giuridico ed individuali, in particolare, dall’art. 474 del codice di procedura civile, vale a dire, la certezza, la liquidità e l’esigibilità.

Nell’ipotesi rappresentata alla Direzione Ispettiva dalla DTL di Rieti, il credito della diffida accertativa emessa nei confronti di una società fallita pur potendo avere i requisiti di certezza e di liquidità, certamente non recherebbe il requisito dell’esigibilità, atteso che l’art. 51 della Legge Fallimentare precluderebbe al lavoratore di poter intraprendere un’azione esecutiva in forza di quel titolo.

Alla luce di quanto appena esposto, la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro ha ritenuto che nei confronti della diffida accertativa emessa nei confronti di una società fallita non si possa procedere a validazione, posto che lo stesso atto non possiede intrinsecamente i requisiti del titolo esecutivo.

(Fonte: Ministero del Lavoro)

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Completamento proroghe programmi di crisi per cessazione attività

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Integrazione salariale in deroga emergenza covid dopo il decreto Rilancio

Completamento proroghe programmi di crisi per cessazione attività:

Il Ministero del Lavoro – Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali – con Circolare n. 9 del 20 marzo 2015, ha informato gli interessati circa il completamento delle proroghe a 24 mesi dei programmi di crisi per cessazioni di attività (art. 1, comma 110, L.n. 190/2014 e art. 3, comma 3-septies, del D.L. n. 192/2014, convertito con modificazioni dalla L.n. 11/2015).

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Incremento trattamento integrazione salariale contratti solidarietà

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Decontribuzione Sud, chiarimenti INPS per agenzie di somministrazione

Incremento trattamento integrazione salariale contratti solidarietà:

Il Ministero del Lavoro – Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali, con la Circolare n. 8 del 20 marzo 2015 ha informato gli utenti circa l’incremento del 10% del trattamento straordinario di integrazione salariale a seguito di stipula di contratto di solidarietà (ex art. 1, D.L. n. 726/1984, convertito in L.n. 863/1984).

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Esonero contributivo lavoratori somministrati

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La certificazione dei rapporti di collaborazione

Esonero contributivo lavoratori somministrati

La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto, come è noto, l’esonero contributivo triennale anche per il contratto di somministrazione.

Tuttavia per poter usufruire di tale agevolazione è necessario rispettare alcuni requisiti.

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Adeguamento requisiti di accesso al pensionamento

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Posizioni assicurative relative ai dipendenti pubblici

Adeguamento requisiti di accesso al pensionamento:

L’INPS, con la Circolare n. 63 del 20 marzo 2015, ha informato gli utenti circa l’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita di cui al Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 16 dicembre 2014.

Si legge in particolare nella Circolare n. 63/2015 quanto segue.

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CIG a zero ore e NASpI

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Crisi industriale complessa e integrazione salariale

CIG a zero ore e NASpI:

Il Ministero del Lavoro ha reso noto che per quanto concerne la NASpI “saranno considerati neutri i periodi di CIG a zero ore e quelli non utili al soddisfacimento del requisito contributivo immediatamente precedenti la cessazione del rapporto”. È quanto si legge nel comunicato del 20 marzo 2015.

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TFR in busta paga da aprile

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Difficoltà finanziarie, la priorità al pagamento dei contributi e non degli stipendi

TFR in busta paga da aprile:

Il TFR – trattamento di fine rapporto arriverà nella busta paga dei lavoratori dipendenti che ne faranno richiesta al datore di lavoro non prima del prossimo mese aprile e con possibilità di un ulteriore slittamento nel caso in cui l’azienda datrice di lavoro abbia meno di 50 addetti e abbia fatto richiesta di accesso ai finanziamenti bancari assistiti da garanzia.

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Diritto al part time ampliato a lavoratori con gravi disabilità

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Diritto al part time ampliato ai lavoratori

Diritto al part time ampliato a lavoratori con gravi disabilità:

L’INAIL informa che  l’agevolazione al diritto al part time verrà ampliato anche ai lavoratori con gravi disabilità. La relativa  normativa è contenuta in uno dei decreti attuativi del Jobs Act attualmente all’esame delle Camere. In pratica tale agevolazione verrà estesa a chi è affetto da patologie cronico – degenerative ingravescenti (se accertate da un’apposita commissione presso l’ASL), mentre per i loro familiari priorità nell’accesso all’orario ridotto.

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