giovedì, Settembre 12, 2024
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Abolizione obbligo di tenuta del registro infortuni

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Inabilità temporanea disponibili le certificazioni uniche

Abolizione obbligo di tenuta del registro infortuni:

Dal prossimo 23 dicembre vi sarà l’abolizione dell’obbligo di tenuta del registro infortuni da parte del datore di lavoro, infatti l’articolo 21, comma 4, del D.Lgs. n. 151/2015 (di attuazione del Jobs Act) stabilisce che a decorrere dal novantesimo giorno successivo alla entrata in vigore del suddetto decreto (cioè il 24.9.2015) non sarà più obbligatorio tenere il registro degli infortuni (previsto dall’art. 403 del D.P.R. n. 547/1955 e art. 4 del D.Lgs. n. 626/1994).

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Chiarimenti sui rimborsi spese di trasferta

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Promotore commerciale, modificare la clientela non è trasferimento

Chiarimenti sui rimborsi spese di trasferta:

L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sui rimborsi spese di trasferta con la Risoluzione n. 92 del 2015 e ha stabilito che i rimborsi chilometrici erogati per l’espletamento della prestazione lavorativa in un comune diverso da quello in cui è situata la sede di lavoro, sono esenti da imposizione, sempreché, in sede di liquidazione, l’ammontare dell’indennità sia calcolato in base alle tabelle ACI, avuto riguardo alla percorrenza, al tipo di automezzo usato dal dipendente e al costo chilometrico ricostruito secondo il tipo di autovettura. Detti elementi dovranno risultare dalla documentazione interna conservata dal datore di lavoro.

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Pensionati con contratti di collaborazione

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Risarcimento danno ad agente di commercio

Pensionati con contratti di collaborazione:

Cosa succede ai pensionati che continuano a prestare la loro attività con contratti di collaborazione a progetto dopo la riforma di cui al Jobs Act.

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Denuncia immediata per infortunio di sabato

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Distacco, in caso di infortunio risponde il nuovo soggetto

Denuncia immediata per infortunio di sabato:

La denuncia deve essere immediata per infortunio capitato di sabato, secondo quanto stabilito dall’INAIL in una nota. Il sabato, infatti, per l’INAIL è considerato come una “normale giornata feriale”, anche nel caso in cui il datore di lavoro applichi la settimana corta.

L’argomento viene affrontato da un articolo pubblicato oggi (17.12.2015) dal Sole 24 Ore (Firma: Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone; Titolo: “Denuncia immediata per l’infortunio di sabato”) che vi proponiamo.

Ecco l’articolo.

Per l’Inail, ai fini degli infortuni, il sabato è un giorno come tutti gli altri (anche se l’azienda applica la settimana corta) e di conseguenza la denuncia d’infortunio, in scadenza nello stesso giorno, non può slittare al primo giorno lavorativo successivo. L’Istituto risolve così un dubbio sorto con riferimento a quanto specificato in due note (1721/14 e 1550/15) con cui si era espresso circa la possibilità di differire le scadenze cadenti di sabato, al primo giorno feriale seguente. Tuttavia, in tali documenti, l’Inail aveva precisato che il differimento poteva riguardare denunce di variazione e adempimenti amministrativi. Lo slittamento veniva ammesso per assimilazione alle scadenze fiscali e ai termini processuali. L’apertura dell’Istituto a tali differimenti ha fatto emergere un’incertezza, ossia se lo slittamento potesse riguardare anche la denuncia infortuni. Ciò ha originato un quesito su cui è stata chiamata a esprimersi l’Avvocatura generale dell’Inail che ha affermato, in linea con quanto già precisato nella circolare 22/98, che il principio di far slittare la scadenza cadente di sabato non può estendersi alla denuncia di infortunio.

La posizione dell’Inail, espressa definitivamente in un parere inviato agli uffici interni della struttura (senza l’indicazione di una data) appare condivisibile nell’ottica della necessità di un intervento finalizzato all’istruttoria immediata del caso, anche per garantire all’infortunato la prestazione nel minor tempo possibile. Lascia, invece, perplessi il fatto che l’Inail nel parere abbia previsto che lo stesso non venisse pubblicato né sel portale, né sul minisito (rete intranet aziendale). Si tratta di una scelta non condivisibile se si considera che il dubbio è nato tra gli addetti ai lavori. Per questi ultimi, conoscere con esattezza la posizione dell’Inail serve a evitare di incorre in un ritardo che potrebbe costare caro. Per la mancata denuncia di infortunio (entro 2 giorni dal ricevimento del certificato) o per la ritardata trasmissione è prevista, infatti, una sanzione che va da 1.290 a 7.745,00 euro, comminabile sia dall’Inail, sia dall’autorità di Pubblica Sicurezza. Alla violazione è applicabile la diffida e se l’azienda paga nei termini indicati, la sanzione si riduce a 1290 euro. Trascorso inutilmente tale termine, il datore di lavoro riceve la contestazione della violazione; se ottempera entro 60 giorni dal ricevimento, può pagare la sanzione ridotta pari a 2.580 euro.

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Approfondimento sulle collaborazioni

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Illecito disciplinare per accuse al datore, negata la sussistenza dalla Cassazione

Approfondimento sulle collaborazioni:

Un approfondimento sulle collaborazioni si rende necessario dopo la pubblicazione da parte del Ministero del Lavoro dell’Interpello n. 27 del 2015 sulla corretta applicazione dell’art. 2, comma 2, lettera a) del D.Lgs. n. 81 del 2015 (v. il nostro articolo pubblicato ieri (dal titolo: “Collaborazioni organizzate dal committente).

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Le modifiche al contratto di collaborazione

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Modifiche al contratto di collaborazione

Le modifiche al contratto di collaborazione:

Dal prossimo 1° gennaio 2016 saranno applicate la modifiche al contratto di collaborazione di cui al D.Lgs. n. 81 del 2015 (di attuazione del Jobs Act) che – come è noto – ha eliminato i contratti a progetto, pur mantenendo in vigore la disciplina per i soli contratti non ancora giunti a scadenza.

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Esonero contributivo nuove assunzioni a tempo indeterminato

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Cessione lavoratore interinale niente bonus contributivo

Esonero contributivo nuove assunzioni a tempo indeterminato:

Con Interpello n. 30 del 2015 il Ministero del Lavoro ha fornito un parere in tema di esonero contributivo nuove assunzioni a tempo indeterminato in ordine alla corretta interpretazione dell’art. 1, comma 118 L.n. 190/2014 a seguito di istanza di interpello avanzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

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Responsabilità solidale in materia contributiva

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Trasferimento di azienda e del personale nel cambio di appalto

Responsabilità solidale in materia contributiva:

Con Interpello n. 29 del 2015 il Ministero del Lavoro ha fornito un parere sulla responsabilità solidale in materia contributiva (art. 9, D.Lgs. n. 124/2004) con particolare riferimento all’applicazione del termine decadenziale di due anni ex art. 29, comma 2, del D.Lgs. n. 276/2003, a seguito di istanza di interpello avanzata dalla Confindustria, dall’Associazione Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro e dall’Alleanza delle Cooperative.

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Procedura di licenziamento collettivo

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Licenziamento collettivo niente reintegra se ci sono vizi di comunicazione

Procedura di licenziamento collettivo:

Con Interpello n. 28 del 20155 il Ministero del Lavoro è intervenuto sulla procedura di licenziamento collettivo con riguardo alla corretta interpretazione dell’art. 3, comma 3, L.n. 223/1991 concernente l’intervento straordinario di integrazione salariale nell’ambito di procedure concorsuali, a seguito di istanza di interpello avanzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

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Collaborazioni organizzate dal committente

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Ripartizione degli ammortizzatori sociali in deroga

Collaborazioni organizzate dal committente:

Con Interpello n. 27 del 2015 il Ministero del Lavoro è intervenuto in tema di collaborazioni organizzate dal committente e nello specifico l’applicazione dell’art. 2, comma 2, lettera a) del D.Lgs. n. 81 del 2015 (contente norme sui contratti di lavoro e mansioni, in attuazione del Jobs Act).

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