venerdì, Settembre 13, 2024
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Posizioni assicurative relative ai dipendenti pubblici

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Posizioni assicurative relative ai dipendenti pubblici

Posizioni assicurative relative ai dipendenti pubblici:

L’INPS, con la Circolare n. 12 del 2016 sulle posizioni assicurative relative ai dipendenti pubblici relativamente al consolidamento della banca dati, ha fornito indicazioni circa la definizione delle modalità di lavorazione per la sistemazione delle suddette posizioni assicurative.

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Sistema duale formazione con alternanza scuola lavoro

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Apprendistato duale e i vantaggi economici

Sistema duale formazione con alternanza scuola lavoro:

Con comunicato del 28.1.2016 sull’avvio del sistema duale e cioè l’alternanza scuola lavoro ai fini formativi, il Ministero del Lavoro ha reso noto l’avvio della campagna di comunicazione rivolta ai giovani e alle famiglie.

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Responsabilità professionale medici approvazione DDL

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Responsabilità professionale medici approvazione DDL

Responsabilità professionale medici approvazione DDL:

È stato approvato ieri in prima lettura il DDL sulla responsabilità professionale dei medici che andrà a toccare argomenti come la sicurezza delle cure, le norme sulla responsabilità civile delle strutture e dei professionisti, le polizze assicurative per tutte le aziende del servizio sanitario nazionale, il dimezzamento dei termini di prescrizione, l’inversione dell’onere della prova sulla responsabilità civile, ecc.

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Commissione consultiva permanente salute e sicurezza sul lavoro

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Bando ISI 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto

Commissione consultiva permanente salute e sicurezza sul lavoro

Il Ministero del Lavoro informa della sottoscrizione del Decreto istitutivo della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro relativamente alla individuazione delle modalità e termini per la designazione e l’individuazione dei componenti della Commissione consultiva stessa ed in attuazione del d.lgs. n. 151/2015 (recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazioni delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità).

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DURC e aggiornamento delle agevolazioni

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Voucher telematici modifica delle modalità di acquisto

DURC e aggiornamento delle agevolazioni:

Il Ministero del Lavoro, con la nota 1677 del 2016 ad oggetto la regolarità del DURC, ha aggiornato l’elenco delle agevolazioni contributive che il possesso di un DURC regolare consente di godere.

A parlarcene è anche l’articolo pubblicato oggi (29.1.2016) dal Sole 24 Ore (Firma: Virginio Villanova; Titolo: “Agevolazioni alla prova del DURC”) che vi proponiamo.

Ecco l’articolo.

Il possesso di un Durc regolare è la condizione richiesta per il godimento dei benefici normativi e contributivi. Con la nota 1677 di ieri, il ministero del Lavoro aggiorna il precedente elenco delle agevolazioni contributive contenuto nella tabella allegata alla circolare 5/2008. Anche questa volta viene espressamente ricordato che l’elencazione ha carattere esemplificativo e non esaustivo.

La legge Finanziaria del 2007 (296/2006), all’articolo 1, comma 1175 faceva dipendere la fruizione dei benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, a una condizione di regolarità nel versamento di contributi e premi attestata dalla disponibilità di un Durc regolare.

Nel corso di questi anni, l’intera materia ha registrato numerose modifiche fino a prevedere, dal luglio dello scorso anno, il Durc online che ha reso l’intera procedura esclusivamente telematica. Un Durc non regolare è incompatibile con il riconoscimento dei benefici previsti dalla legge.

Il beneficio, secondo l’inquadramento contenuto nella già richiamata circolare 5/2008, rappresenta un’ipotesi derogatoria, di carattere eccezionale, rispetto al regime contributivo ordinario.

Per benefici contributivi s’intendono gli sgravi collegati alla costituzione e alla gestione del rapporto di lavoro che rappresentano una deroga rispetto all’ordinario regime contributivo previsto nella generalità dei casi.

Non può parlarsi di beneficio contributivo, invece, nelle ipotesi di un abbattimento dell’aliquota contributiva, che costituisce la regola per un determinato settore o per una categoria di lavoratori.

Si pensi ai regimi di sottocontribuzione che caratterizzano interi settori produttivi, come quelli legati all’agricoltura o alla navigazione marittima. Lo stesso dicasi anche per le ipotesi di agevolazioni destinate a determinati territori, come le zone montane o quelle a declino industriale.

Non è richiesto il Durc per quei contratti, come l’apprendistato ad esempio, per i quali la legge prevede una speciale aliquota contributiva. Anche in questo caso, come in quelli sopra richiamati, la riduzione dell’onere economico-patrimoniale nei confronti della platea dei destinatari, è generalizzato e non costituisce una deroga. È la deroga che qualifica il beneficio contributivo, subordinato a sua volta, alla presenza di un Durc regolare.

Per gli apprendisti in particolare, il Durc viene richiesto nella tabella in due ipotesi specifiche, nelle quali è previsto un regime derogatorio rispetto a quello ordinario. Il riferimento comprende gli apprendisti occupati in attività sotterranee e iscritti al Fondo minatori e quelli assunti da imprese con non più di nove dipendenti che beneficiano anch’essi dello sgravio totale dei contributivi per un certo periodo di tempo.

Dopo quasi otto anni dalla sua pubblicazione, l’elenco delle agevolazioni contributive allegato alla circolare del 2008 necessitava di un restyling. Fanno il loro ingresso nella nuova tabella diverse figure contrattuali per le quali sono stati destinati in questi anni importi considerevoli a titolo di beneficio contributivo.

Pensiamo agli incentivi per i beneficiari dell’Aspi (circolare Inps 175/2013), per l’assunzione dei percettori di indennità di disoccupazione non agricola, o le agevolazioni previste per l’assunzione di lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga.

Nell’elenco delle agevolazioni per le quali è richiesto il Durc trovano posto, da ultimo, anche l’esonero contributivo di cui alla legge di stabilità 2015 e buona parte dei benefici previsti per l’assunzione dei giovani.

IN SINTESI 
01 Il restyling
Dopo quasi otto anni dalla sua pubblicazione, l’elenco delle agevolazioni contributive allegato alla circolare del 2008 necessiata di un restyling. Fanno il loro ingresso nella nuova tabella diverse figure contrattuali per le quali sono stati destinati, in questi anni, importi considerevoli a titolo di beneficio contributivo. Basti pensare agli incentivi per i beneficiari dell’Aspi, per l’assunzione di coloro che percepiscono l’indennità di disoccupazione non agricola, o le agevolazioni per l’assunzione di lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga.
02 regolarità e benefici
Un Durc non regolare è incompatibile con il riconoscimento dei benefici previsti dalla legge in materia. Il beneficio, secondo l’inquadramento contenuto nella circolare numero 5 del 2008, rappresenta un’ipotesi derogatoria, di carattere eccezionale, rispetto al regime contributivo ordinario. Per benefici contributivi s’intendono gli sgravi collegati alla costituzione e alla gestione del rapporto di lavoro, che rappresentano una deroga rispetto all’ordinario regime contributivo previsto nella generalità dei casi.
03 Esenzione
Sono previste anche delle deroghe alla richiesta del documento di regolarità. Non è richiesto il Durc per quei contratti, come l’apprendistato (ad esempio), per i quali la legge prevede una speciale aliquota contributiva.
In tal caso la riduzione dell’onere economico-patrimoniale nei confronti della platea dei destinatari, è generalizzato e non costituisce una deroga. È la deroga che qualifica il beneficio contributivo, subordinato a sua volta, alla presenza di un Durc regolare.
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DDL lavoro autonomo e il pacchetto tutele

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DDL lavoro autonomo e pacchetto tutele

DDL lavoro autonomo e il pacchetto tutele:

È stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri il DDL lavoro autonomo che introdurrà norme di tutela molto interessanti come i congedi parentali di sei mesi fino a 3 anni di vita del bambino, la sospensione fino a 150 giorni del rapporto di lavoro anche in caso di malattia e infortunio, indennità di maternità fruibile anche nel caso in cui la professionista continui a lavorare, ecc.

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Quote associative e flussi Uniemens

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Ticket licenziamenti, le istruzioni INPS in caso di procedura collettiva

Quote associative e flussi Uniemens:

Le associazioni di categoria che delegano l’INPS di incassare le quote associative per loro conto sono molteplici e dai flussi Uniemens i datori di lavoro possono distinguere i contributi INPS obbligatori a carico del datore di lavoro o del dipendente e le quote associative e contributi per l’assistenza contrattuale.

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Invalidità decide il giudice non il CTU

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Consenso informato trattamenti sanitari e terapia del dolore pubblicata la legge

Invalidità decide il giudice non il CTU:

La Cassazione, con la sentenza n. 1186 del 2016 su una richiesta di assegno invalidità, ribaltando le decisione dei primi due gradi di giudizio, ha stabilito che sulla valutazione della compatibilità tra la malattia e lo svolgimento di una attività lavorativa è competente il giudice e non il consulente tecnico d’ufficio.

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Sport dilettantistico e collaborazioni senza subordinazione

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Sport dilettantistico e collaborazioni senza subordinazione

Sport dilettantistico e collaborazioni senza subordinazione:

Il Ministero del Lavoro, con Interpello n. 6 del 2016 sullo sport dilettantistico, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, ha fornito il suo parere circa l’ambito di applicazione dell’art. 2, comma 2, lettera d), del D.Lgs. n. 81 del 2015 ed in particolare sulle tipologie di collaborazioni escluse dalla presunzione di subordinazione di cui al comma 1 della medesima disposizione.

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Retribuzione giornaliera per calcolo delle contribuzioni

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Lavoro nero e sfruttamento in agricoltura, entra in vigore la legge

Retribuzione giornaliera per calcolo delle contribuzioni:

L’INPS, con la Circolare n. 11 del 2016 sul limite minimo di retribuzione giornaliera per il calcolo di tutte le contribuzioni dovute in materia di previdenza ed assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti, ha fornito chiarimenti sulla questione.

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