Giusta causa di licenziamento e dovere di fedeltà:
Con la sentenza n. 1978 del 2016, sulla giusta causa di licenziamento e dovere di fedeltà, la Corte Suprema ha stabilito che la valutazione della sussistenza della giusta causa, intesa come grave negazione degli elementi del rapporto di lavoro e, in particolare, dell’elemento della fiducia, deve essere operata anche con riferimento agli aspetti concreti del singolo rapporto di lavoro e di conseguenza senza tralasciare la posizione del dipendente nell’impresa e il grado di affidamento specificamente richiesto dalle mansioni che gli sono state affidate (cfr. in tal senso, Cass. 23 febbraio 2012, n. 2720), non potendosi ritenere sufficiente, ai fini in esame, una generica correlazione tra il fatto e la qualità di prestatore di lavoro o (come nella specie) tra un fatto extra – lavorativo e la idoneità professionale del prestatore alla prosecuzione del rapporto.
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