Tirocini, nuove linee guida e i premi previsti per chi assume:
Sono state approvate le nuove linee guida per i tirocini extra curriculari che andranno a sostituire le norme del 2013 e che prevedono premi a chi assume i tirocinanti.
Sono state approvate le nuove linee guida per i tirocini extra curriculari che andranno a sostituire le norme del 2013 e che prevedono premi a chi assume i tirocinanti.
L’INPS, con la Circolare n. 93 del 2017 ha reso noto l’avvio delle nuove metodologie di controllo (denominate Frozen) per contrastare il fenomeno della simulazione dei rapporti di lavoro.
Tali nuove attività di controllo sono finalizzate, in particolare, all’accertamento della sussistenza del rispetto delle condizioni di legge ai fini della attivazione e gestione del rapporto assicurativo del lavoratore, sviluppando metodologie di analisi volte a favorire l’individuazione di situazioni di irregolarità.
DIS-COLL 2017 collaboratori coordinati e continuativi:
L’INPS, con la Circolare n. 89 del 2017, ha recepito quanto previsto dal D.L. n. 244/2016 (convertito dalla Ln. 19/2017) che ha esteso l’indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto DIS-COLL, agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio al 30 giugno 2017. L’INPS precisa inoltre che Per gli eventi di disoccupazione che si sono verificati tra il 1° gennaio 2017 e il 23 maggio 2017, il termine di 68 giorni per la presentazione della domanda decorre dal 23 maggio 2017. Gli interessati che hanno già inoltrato la domanda non devono presentare nuovamente la richiesta.
Come è noto, sono destinatari della indennità DIS-COLL i collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, iscritti in via esclusiva alla gestione separata presso l’INPS, non pensionati e privi di partita IVA, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione.
Una conseguenza che la sentenza n. 11504 del 2017 della Cassazione (v. “Divorzio e assegno di mantenimento” e anche “Mantenimento, per i figli resta ancora valida la garanzia del tenore di vita“) sarà quella della richiesta di revisione degli assegni di mantenimento, quantificati finora garantendo all’ex coniuge l’ormai superato concetto di “tenore di vita”.
Vi abbiamo illustrato ieri (v. Divorzio e assegno, le ultimissime dalla Cassazione) le novità introdotte dalla recentissima sentenza n. 11504 del 2017 della Corte di Cassazione che ha notevolmente modificato i criteri per la quantificazione dell’assegno di mantenimento eliminando di fatto il diritto dell’ex coniuge di conservare il tenore di vita goduto durante il matrimonio. Tenore di vita che invece resta ancora valido e garantito per la quantificazione dell’assegno di mantenimento dei figli.
Le modifiche apportate dal Jobs act autonomi per i collaboratori ha apportato modifiche all’art. 409, n. 3, del codice di procedura civile che consentiranno di meglio individuare la linea di demarcazione tra lavoro autonomo e subordinato, consentendo infatti al lavoratore di organizzarsi autonomamente l’attività lavorativa.
La nuova disciplina introdotta dallo smart working, o lavoro agile, introdotta dalla necessità di poter conciliare i tempi di vita e di lavoro, dovrà garantire al lavoratore il c.d. diritto alla disconnessione, precisando esattamente la durata e i limiti dell’orario di lavoro giornaliero contenuti e specificati all’interno dell’accordo individuale sottoscritto con il datore di lavoro.
Affidamento congiunto, il nuovo compagno non deve turbare i figli
La Corte Suprema di Cassazione, con la sentenza n. 11848 del 2017, ha stabilito che in caso di affidamento congiunto i figli possono essere collocati presso il padre se manifestano turbamento per la tendenza della madre a coinvolgere eccessivamente il nuovo compagno nella loro vita.
La Corte di Cassazione, con Ordinanza n. 11453 del 2017, ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l’assegnazione alle Sezioni Unite a seguito del contrasto giurisprudenziale concernente il diritto alla pensione di reversibilità in capo al coniuge divorziato in caso di decesso dell’altro coniuge, nell’ipotesi in cui sia stata stabilita la corresponsione in un’unica soluzione dell’assegno di divorzio.
La Corte Suprema di Cassazione, con la sentenza n. 11404 del 2017 ha stabilito che anche nei licenziamenti collettivi per cessazione dell’attività aziendale con procedura di riduzione del personale, non può essere derogato il termine per l’invio della comunicazione circa i criteri di scelta dei lavoratori.