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Novità per le carriere degli insegnanti:

È annunciato per la fine di febbraio 2015 il decreto “Buona scuola”, che cambierà completamente le carriere degli insegnanti grazie anche all’introduzione di due nuove funzioni per il personale docente e cioè l’insegnante “mentor” (che valuterà e coordinerà le attività di formazione degli altri docenti, compresa la formazione tra pari, ecc.) e il “quadro intermedio” dedicato al supporto organizzativo.

Il documento Buona scuola si concentra su sei punti fondamentali e, per quel che qui interessa, segnaliamo quelli relativi alla assunzione di tutti i docenti di cui la scuola ha bisogno e alla formazione e alla progressione di carriera.

La prima emergenza da risolvere, infatti, è proprio quella relativa alle assunzioni poiché il numero dei docenti che abbiamo nelle nostre scuole non è sufficiente e ciò risulta dimostrato da fatto che “a settembre di ogni anni, con la riapertura delle scuole, ci ritroviamo con qualche decina di migliaia di insegnanti che mancano all’appello. E quindi con cattedre che vengono assegnate, per tutto l’anno scolastico, a dei supplenti. Anno dopo anno. Attraverso una finzione che continua da anni, dal momento che queste supplenze servono a rimpiazzare parte del contingente complessivo dei docenti di cui lo Stato ammette di avere bisogno stabilmente”.

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È pertanto necessario un Piano straordinario di assunzioni nella scuola che consenta di: ampliare l’offerta formativa e svolgere le tante attività didattiche complementari alle lezioni in classe; abolire le supplenze annuali e istituire un contingente stabile per coprire la maggior parte delle supplenze brevi; risolvere una volta per tutte la questione del precariato storico della scuola italiana ripristinando l’accesso all’insegnamento esclusivamente attraverso concorso pubblico. Tale Piano straordinario dovrebbe prevedere, infatti, l’assunzione di quasi 150 mila docenti il prossimo settembre 2015 (precari storici, vincitori e idonei dell’ultimo concorso) ed un nuovo concorso per permettere agli altri 40 mila abilitati all’insegnamento di entrare in ruolo, sostituendo – tra il 2016 e il 2019 – i docenti che andranno in pensione.

Per quanto concerne le novità sulla carriera dei docenti, il documento “Buona scuola” prevede innanzi tutto una formazione (obbligatoria) costante degli insegnanti per migliorare la qualità dell’insegnamento con l’inserimento di un sistema di Crediti Formativi da raggiungere ogni anno e da legare alle possibilità di carriera a alla possibilità di conferimento di incarichi aggiuntivi.

Altro punto fondamentale e la revisione della carriera dei docenti con l’introduzione di elementi di differenziazione basati sul riconoscimento dell’impegno, del contributo, dei meriti oltre (e non soltanto) agli anni trascorsi dall’immissione in ruolo. Un avanzamento di carriera dunque non basato, come avviene ora, sulla sola anzianità di servizio, ma anche in base ai meriti valutati a mezzo dei crediti didattici (qualità dell’insegnamento in classe e capacità di migliorare l’apprendimento degli studenti, ecc.); crediti formativi (formazione in servizio a cui tutti sono tenuti, attività di ricerca e produzione scientifica; ecc.); crediti professionali (ottenuti all’interno della scuola per promuovere e sostenerne l’organizzazione e il miglioramento).

Tale modifica della progressione di carriera comporterà anche delle novità sulla retribuzione che prevedrà oltre allo stipendio base, un’integrazione nel corso degli anni (complementare e cumulabile) costituita: da una parte strutturale e stabile costituta da scatti triennali (scatti di competenza) legati all’impegno e alla qualità del proprio e da una parte accessoria e variabile grazie a una retribuzione per lo svolgimento di ore e attività aggiuntive ovvero progetti legati alle funzioni obiettivo o per competenze specifiche.

(Fonte: Governo)

 

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