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Rapporto Commissione UE sull’occupazione:

Dall’ultimo Rapporto della Commissione UE sull’occupazione è emerso – tra le altre cose – che la situazione dei giovani sui mercati del lavoro resta grave in molti Stati membri tra i quali l’Italia (gli altri sono Spagna, Grecia, Croazia, Portogallo, Cipro e Slovacchia), ove il tasso di disoccupazione rimane superiore di 9 punti percentuali rispetto alla media dell’Unione Europea.

E mentre alcuni dei Paesi indicati sono riusciti a migliorare la situazione dei giovani, in Italia il tasso di disoccupazione ha continuato ad aumentare. Stessa tendenza si verifica per la quota di giovani né occupati né impegnati in corsi di studio o formazione e anche in questo caso l’Italia presenta la situazione più grave rispetto agli altri Pasi dell’UE. Ciò significa che l’Italia fa ben poco per aiutare i giovani a trovare una occupazione, ma soprattutto non investe su formazione e istruzione. Anche per quanto riguarda le donne lavoratrici, la situazione in Italia non è delle migliori poiché il tasso di occupazione femminile rimane ancora ben al di sotto di quello maschile. Inoltre, le donne in Italia (ma anche nel resto dell’Europa) sono pagate il 16% in meno per ogni ora di lavoro.

Si legge inoltre nel rapporto che “la segregazione del mercato del lavoro e gli stereotipi di genere possono impedire a donne e uomini di realizzare pienamente il proprio potenziale e portare a un livello non ottimale di corrispondenza fra qualifiche e posti di lavoro. Le donne sono ora in numero maggiore rispetto agli uomini tanto nell’istruzione quanto nella formazione, ma sono eccessivamente presenti negli ambiti di studio correlati ai loro ruoli tradizionali, quali la sanità il welfare, le materie umanistiche e l’insegnamento, mentre in settori quali le scienze, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica si riscontra comunque una prevalenza del sesso maschile”. A tale stregua dunque, secondo l’UE, occorre creare le condizioni strutturali per aiutare l’occupazione femminile (es. più asili) per far si che la partecipazione reale delle donne nel mercato del lavoro non resti lettera morta.

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La Commissaria responsabile per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenza e la mobilità dei lavoratori, Marianne Thyssen, ha commentato come segue tale situazione: “La creazione di posti di lavoro è il nostro compito più urgente e le sequele della crisi lo rendono ancora più arduo. Questo rapporto conclude che è necessario attuare riforme strutturali e adottare misure a sostegno dei consumi e della domanda. Dobbiamo inoltre intensificare gli investimenti nelle persone per istruire, formare e attivare ancor meglio i cittadini europei onde prepararli al mercato del lavoro. L’offensiva nel campo degli investimenti condotta dalla Commissione Juncker può contribuire a fare una differenza reale e sostanziale in questi ambiti fondamentali”.

(Fonte: European Commission)

 

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