Geolocalizzazione dipendenti solo con precise garanzie
Il Garante per la protezione dei dati personali è (nuovamente) intervenuto sulla questione della geolocalizzazione dei dipendenti, a seguito di due pareri resi lo scorso 11 settembre 2014 (società Wind) e 9 ottobre 2014 (società Ericsson)
In particolare, con questo nuovo documento del 3 novembre 2014 il Garante ha precisato che l’uso della geolocalizzazione dei dipendenti sarà possibile solo a patto che siano rispettate determinate garanzie. Nello specifico un’icona ben visibile dovrà essere presente sullo smartphone del dipendente.
Si rammenta che l’utilizzo di un sistema di geolocalizzazione dei dipendenti consentirebbe alle due compagnie telefoniche (che ne hanno fatto richiesta di applicazione) di ottimizzare l’impiego delle risorse presenti sul territorio al fine di migliorare la gestione, il coordinamento e la tempestività degli interventi tecnici.
L’Autorità, a tutela della riservatezza dei dipendenti, ha tuttavia prescritto “l’adozione di una serie di accorgimenti e stringenti misure di sicurezza”. Lo Smartphone, si legge nel comunicato del 3 novembre 2014, “per le proprie caratteristiche è destinato a “seguire” la persona che lo possiede, senza distinzione tra tempo di lavoro e tempo di non lavoro. Il trattamento dei dati di localizzazione può presentare, quindi, rischi specifici per la libertà (es. di circolazione e di comunicazione), i diritti e la dignità del dipendente. Per questo motivo, le società, che si sono impegnate a raggiungere un accordo con le organizzazioni sindacali, dovranno adottare specifiche misure volte a garantire che le informazioni visibili o utilizzabili dalle app siano solo quelle di geolocalizzazione, impedendo l’accesso ad altri dati, quali ad esempio, sms, posta elettronica, traffico telefono. E dovranno configurare il sistema in modo tale che sullo schermo dello smartphone compaia sempre, ben visibile, un’icona che indichi ai dipendenti che la funzione di geolocalizzazione è attiva”.
Inoltre i dipendenti dovranno essere bene informati sulle caratteristiche dell’applicazione (es. tempi e modalità di attivazione) e sui trattamenti di dati effettuati dalle società. Il Garante, nel consentire l’utilizzo della geolocalizzazione, ha ritenuto che tale sistema “rispetti nel complesso i principi stabiliti dal Codice della privacy, in quanto esso risulta conforme al principio di liceità poiché consente di ottimizzare la gestione degli interventi tecnici, incrementando la velocità di risposta alle richieste dei clienti, soprattutto in caso di emergenza o calamità naturali”.
Infine, la localizzazione geografica consentirebbe altresì di rafforzare la sicurezza dei dipendenti permettendo l’invio mirato di soccorsi in caso di difficoltà.
Al riguardo, si veda anche il Verbale di Accordo tra la Ericsson e le OO.SS. del 23 ottobre 2014.
(Fonte: Garante Privacy)