Linee guida contro corruzione
Il Ministero dell’Interno e l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) hanno sottoscritto lo scorso 15 luglio 2014 il Protocollo di intesa attraverso hanno convenuto di aver adottato le Linee guida per l’avvio di un circuito stabile e collaborativo, anche con le Prefetture e gli Enti Locali, per la prevenzione dei fenomeni di corruzione e l’attuazione della trasparenza amministrativa. Hanno pertanto convenuto di “impegnarsi al costante aggiornamento delle suddette Linee Guida, in funzione di eventuali, sopravvenute modifiche di legge ovvero di ogni altra situazione che lo rendesse necessario, nonchè all’attivazione di ogni ulteriore iniziativa congiunta volta al rafforzamento della cornice di legalità e trasparenza dell’azione amministrativa“.
Quindi in considerazione della normativa in materia di prevenzione, repressione della corruzione e della illegalità nella Pubblica Amministrazione (L.n. 190/2012 (disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e della illegalità nella P.A.); D.L.vo n. 33/2013 (riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle P.A.); D.L. n. 90/2014 (disposizioni volte a garantire un migliore livello di certezza giuridica, correttezza e trasparenza delle procedure nei lavori pubblici, anche con riferimento al completamento dei lavori e delle opere necessarie a garantire lo svolgimento dell’Expo 2015; in particolare l’art. 32 che ha, tra l’altro, introdotto misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio di imprese nell’ambito della prevenzione della corruzione, affidandone l’attuazione al Presidente dell’ANAC e al Prefetto competente) con l’adozione delle citate Linee Guida gli Enti sopra indicati si propongono di “avviare uno stabile e veloce circuito collaborativo interistituzionale, anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro ad hoc; effettuare un monitoraggio sull’adozione di un Piano triennale per la prevenzione della corruzione e del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità da parte degli Enti Locali, in modo da superare criticità, eventualmente verificatesi, e veicolare le buone prassi; fornire le linee di orientamento omogeneo, anche nelle more della conversione del decreto legge 90/2014, per la concreta applicazione delle disposizioni contenute nel richiemato art. 32 del citato decreto legge)“. (Fonte: Ministero dell’Interno)