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Ci sono buone notizie per i pensionati: il tanto atteso aumento delle pensione è stato approvato. Da quando aumenta l’assegno.

In un momento di incertezza economica e difficoltà di una grande parte della popolazione, specie per i pensionati, l’annuncio dell’aumento degli assegni è una boccata d’ossigeno. Va detto che l’aumento riguarderà soltanto i pensionati che soddisfano determinati requisiti. Ma di cosa si tratta?

Parliamo del pagamento della quattordicesima mensilità, da non confondere con la tredicesima. Quest’ultima, infatti, spetta a tutti e viene calcolata in base all’importo della pensione percepita. La quattordicesima, invece, riguarda i redditi più bassi. Ma procediamo con ordine.

Pensioni, chi vedrà l’aumento sull’assegno nei prossimi mesi

L’aumento previsto dalla quattordicesima dipende da diversi fattori. In primo luogo il reddito, poi dalla gestione di appartenenza (ovvero se lavoratori dipendenti o autonomi), e infine dai contributi maturati. Va inoltre ricordato che, come previsto dalla Legge di Bilancio del 2017 (che ha modificato l’art.1, comma 187, della Legge N° 127), gli importi sono fissi e cioè non sono soggetti a rivalutazione annua. Dunque, la quattordicesima del 2025, sarà identica a quella del 2024 e 2023 e degli anni precedenti.

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Cambiano però i requisiti e con loro le soglie di riferimento per il calcolo di quanto spetta al pensionato, prendendo in riferimento il trattamento minimo di pensione. Fatta questa premessa, la quattordicesima verrà concessa a coloro che sono titolari di uno (o più) trattamenti pensionistici che sono a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria. Rientrano in questo ambito: i lavoratori dipendenti, le gestioni speciali dei lavoratori autonomi, la gestione separata, le forme sostitutive e  del Fondo clero.

Pensionata
A chi spetta l’aumento della quattordicesima e come verificare subito la pensione – Diritto-lavoro.com

Inoltre, hanno diritto alla quattordicesima chi percepisce l’Assegno Ordinario di Invalidità e la Pensione ai superstiti. Non possono richiederla, invece, chi percepisce l’Assegno o Pensione Sociale, oppure l’assegno per l’Invalidità Civile o per l’Ape Sociale. Bisogna aver compiuto 64 anni (nel corso del 2025) e con un reddito che non supera di due volte il valore della pensione minima, ovvero 7.844,20 euro.

Dunque, quanto spetta di aumento? Facciamo qualche esempio. Per chi ha un reddito che non supera di 1,5 volte il valore della pensione minima (quindi entro gli 11.766,30 euro), spetteranno 437,00 se sono lavoratori dipendenti fino 15 anni di contributi o autonomi con 18 anni di contributi. L’assegno sale fino a 655,00 euro se i dipendenti hanno 25 anni di contributi e gli autonomi 28 anni. Gli importi sono netti, dal momento che non sono soggetti ad imposte.

Per ulteriori informazioni, ed eventuale fare domanda, meglio visitare il sito ufficiale INPS, nella sezione privata, oppure recarsi negli appositi uffici (oppure da un Caf per produrre la pratica).

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