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La rivoluzione annunciata (da parecchio tempo) fra le compagnie aeree civili d’Europa è ormai alle porte: dopo mesi di tira e molla, le nozze fra Ita e Lufthansa si faranno. La commissione europea darà il suo via libera formale e finale all’accordo mercoledì 3 luglio 2024. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Ansa citando fonti europee. Il verdetto positivo dell’Antitrust dell’Unione, già preannunciato nelle settimane scorse, arriverà dunque con un giorno in anticipo rispetto alla scadenza fissata al 4 luglio.

Dopo il primo orientamento positivo a livello tecnico, ottenuto il 17 giugno scorso, l’operazione di fusione fra Ita (la compagnia aerea erede della vecchia Alitalia) e il colosso tedesco Lufthansa ha incassato l’ok anche dalle authority nazionali dei Paesi membri dell’Unione europea. L’accordo prevede condizioni a tutela della concorrenza nello scalo di Milano-Linate e sulle rotte di corto e di lungo raggio, con l’apertura alle compagnie rivali. Il tutto ovviamente in applicazione del principio di libera concorrenza che regola l’asse portante dell’economia della Ue.

Lufthansa e le rotte in Italia

Il negoziato fra Ita e Lufthansa si era sbloccato, dopo le perplessità iniziali, a seguito ad un “cambiamento radicale di approccio” soprattutto da parte dei tedeschi. Il nodo delle rotte di corto-medio raggio e del rischio di monopolio nello scalo di Milano Linate è stato risolto garantendo che altri operatori possano subentrare alla compagnia di Colonia.

La quale cederà un numero più elevato di slot rispetto alle prime proposte in modo che ai potenziali concorrenti sia data la possibilità di stabilirsi in maniera più strutturata nello scalo lombardo. Come è noto, uno slot è una banda oraria che comprende il permesso ad atterrare e decollare in un aeroporto in una specifica data, con servizi aeroportuali annessi e connessi.

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Sulle rotte a lungo raggio tra Fiumicino verso il Nord America il braccio di ferro fra Ita-Lufthansa da un lato e i regolatori della libera concorrenza europea dall’altro si è protratto per settimane. Anche in questo caso Lufthansa ha accettato di aprire le rotte più problematiche a compagnie rivali ottenendo in cambio l’ok all’ingresso di Ita fin da subito nella sua joint-venture Star Alliance.

I tedeschi avranno il Ceo

La Star Alliance è una struttura di cui fanno già parte, tra le altre, United e Canada Airlines. In questa ottica compagnie come Air France, Iberia, British Airlines – avevano fatto osservare a Bruxelles – potranno operare sulle stesse rotte con voli che prevedano però almeno uno scalo. Con con tempi di percorrenza e prezzi competitivi rispetto ai voli offerti da Ita-Lufthansa.

L’ingresso del tedeschi nel capitale di Ita è previsto quindi, operativamente dal 3 luglio in poi, per una quota iniziale pari al 41% (pari a 325 milioni di euro). Quota che salirà al 90% e al 100% con un aumento di capitale riservato da 729 milioni di euro più altri 100 milioni.

Somme considerevoli che Lufthansa verserà al ministero dell’Economia italiano progressivamente, ossia al raggiungimento di alcuni risultati di business. Il Consiglio di amministrazione (Cda) della nuova maxi compagnia aerea si comporrà di 5 membri: 3 italiani (di cui il presidente), 2 tedeschi (compreso l’amministratore delegato). Lufthansa  prevede di creare a Roma Fiumicino un hub intercontinentale per i voli verso l’America Latina, l’Africa e l’Asia.

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