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Il Jobs act smantella la riforma Fornero

Il D.L. n. 34/2014 in vigore da oggi 21 marzo 2014 apporta importanti novità su apprendistato e contratti a termine, superando e in un certo senso smantellando le rigidità introdotte nel mondo del lavoro dalla riforma Fornero.

Per quanto riguarda il contratto di apprendistato verrà soppresso il vincolo secondo cui l’assunzione di nuovi apprendisti era condizionata alla conferma in servizio del 30% fino al 2015 e poi del 50% dei precedenti apprendisti al termine del percorso formativo.

Inoltre per i datori di lavoro vi sarà un beneficio economico nell’assunzione di apprendisti poichè le ore di formazione avranno un costo minore. Infatti il c.d. “tempo scuola” sarà pagato il 35% della retribuzione del livello contrattuale di inquadramento, nell’ipotesi di apprendistato per l’acquisizione di una qualifica o diploma professionale il quale coinvolge, come è noto, giovani da 19 a 25 anni. Invece, le ore di lavoro effettivamente prestate in azienda continueranno ad essere retribuite per intero. Fatta salva, naturalmente, l’autonomia della contrattazione collettiva.

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Un’altra novità rilevante sta nella forma scritta che resta sempre obbligatoria per la redazione del contratto di apprendistato e per la previsione di un periodo di prova, mentre non è più obbligatoria per il piano formativo individuale.

È stato poi soppresso l”obbligo per il datore di lavoro di integrare la formazione di tipo professionalizzante e di mestiere con l’offerta formativa pubblica, che diventa discrezionale. Si rammenta che le Regioni avevano ridotto la formazione di base e trasversale a 120 ore nel triennio, 40 ore per i laureati.

In particolare, poi, per comprendere l’impatto reale sulle imprese, del pagamento al 35% delle ore di formazione nell’apprendistato di primo livello, basti considerare che le ore di formazione oscillano, a seconda della Regione, da un minimo di 400 ad un massimo di 900 ore, che verranno retribuite a partire dall’entrata in vigore del D.L. n. 34/2014 (e cioè dal 21 marzo 2014) al 35% come sopra si è detto. Tale misura avrà poi l’ulteriore beneficio di agevolare l’avvio del programma sperimentale di apprendistato a scuola per gli anni 2014-2016, introdotto dal Decreto Carrozza (D.M. n. 85/2014): tra l’altro un colosso come l’Enel ha sottoscritto un accordo con i sindacati (FICTEM CGIL, FLAIE CISL e UILTEC UIL) per assumere 150 studenti del 4° e 5° anno degli istituti tecnici industriali. Per questi ragazzi ci sarà un contratto di apprendistato in alternanza scuola-lavoro, che prevede un percorso di studio concordato e la presenza in azienda durante l’anno scolastico per acquisire la prima esperienza reale nel mondo del lavoro.

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