Il Ministero del Lavoro, in vista del riapertura di cui alla Fase 2 dell’emergenza covid – 19, ha messo a disposizione degli utenti la Guida EU-OSHA, nella quale sono contenuti gli orientamenti, di carattere non vincolante, che mirano ad aiutare i datori di lavoro e i lavoratori a mantenere la sicurezza e la salute negli ambienti di lavoro, visti i notevoli cambiamenti intervenuti a seguito della pandemia da covid – 19.
Oggi più che mai è prioritario proteggere e promuovere la sicurezza e la salute sul lavoro per i lavoratori, le aziende e l’intera collettività.
La Guida fornisce pertanto risposte pratiche per aiutare i datori di lavoro e le imprese a gestire il ritorno al lavoro, valutare rischi, individuare le misure appropriate, coinvolgere i lavoratori e pianificare un futuro sicuro nei luoghi di lavoro.
Nello specifico, nella guida sono contenuti consigli relativi a:
- Valutazione del rischio e misure adeguate;
- Riduzione al minimo dell’esposizione a COVID – 19;
- Ripresa del lavoro dopo un periodo di chiusura;
- Gestione di un alto tasso di assenze;
- Gestione dei lavoratori in telelavoro da casa;
- Coinvolgimento dei lavoratori;
- Attenzione nei confronti dei lavoratori che sono stati malati;
- Pianificazione e apprendimento per il futuro;
- Buona informazione;
- Informazioni per i settori e le occupazioni.
Sono inclusi, inoltre, esempi di misure generali che, in base alla situazione lavorativa specifica, possono aiutare i datori di lavoro a realizzare un ambiente lavorativo sicuro, sano e ovviamente per evitare un nuovo diffondersi del covid – 19 al momento della ripresa delle attività.
Naturalmente la guida è disponibile in varie lingue, oltre quella italiana.
A seguito alla pandemia da covid – 19, la maggior parte degli Stati membri dell’Unione europea (UE) ha messo in atto una serie di misure, anche relative ai luoghi di lavoro, per combattere la diffusione della malattia.
Il mondo del lavoro, come si legge nella Guida, è stato gravemente colpito da questa crisi, dunque tutti i settori della società – incluse le aziende, i datori di lavoro e le parti sociali – sono chiamate a svolgere il proprio ruolo per proteggere i lavoratori, le loro famiglie e la società in generale.
Il carattere e la portata delle restrizioni, ad esempio, come la sospensione delle attività non essenziali, differiscono tra i vari Stati membri e i settori, ma una parte consistente di lavoratori o deve lavorare da casa o ha un lavoro che non può essere svolto a distanza, e quindi resta a casa spesso percependo un sussidio sostitutivo del reddito.
Stiamo entrando nella fase 2 dell’emergenza che porterà alla graduale riapertura delle attività, per gradi: per primo verrà autorizzato il lavoro considerato essenziale alla protezione della salute e all’economia, per ultimo quello che potrà essere svolto in modo efficiente anche da casa.
Tuttavia, indipendentemente dalla modalità e dalla misura con cui riprenderanno le normali attività lavorative, è altamente probabile che alcune disposizioni resteranno attive per un po’ di tempo al fine di evitare un nuovo diffondersi dell’infezione da Covid – 19. Inoltre, è anche possibile che un aumento delle infezioni in futuro richieda in alcuni casi la reintroduzione di misure restrittive.
Buona lettura della Guida.
(Fonte: Ministero del Lavoro)