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Colpa del lavoratore e indennizzo INAIL per infortunio: 

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17917 del 2017, ha stabilito che il lavoratore ha diritto all’indennizzo INAIL anche in caso di evento lesivo verificatosi per colpa del suo comportamento.

E di colpa del lavoratori e indennizzo INAIL per infortunio, alla luce della sentenza 17917/2017 ci parla anche l’articolo pubblicato oggi (2.8.2017) dal Sole 24 Ore (Firma: Luigi Caiazza; Titolo: “La colpa del lavoratore non esclude l’indennizzo”) che vi proponiamo.

Ecco l’articolo.

L’illiceità del comportamento del lavoratore non preclude in alcun modo la configurabilità dell’infortunio come evento indennizzabile dall’Inail. La colpa dell’assicurato costituisce, infatti, una delle possibili componenti causali del verificarsi dell’evento. Tale è uno dei principi su cui si fonda la sentenza 17917/2017 della Corte di cassazione.

Un coltivatore diretto, pur fruendo dell’indennità temporanea per un precedente infortunio, si era messo alla guida di un trattore che, ribaltandosi, gli aveva procurato gravi lesioni. L’Inail riteneva che mancasse l’occasione di lavoro e si configurasse una ipotesi di rischio elettivo, inteso come un atto volontario e arbitrario, illogico ed estraneo alle finalità lavorative.

La Cassazione invece ha ritenuto che con lo stesso ragionamento si potrebbe giungere a negare l’occasione di lavoro in ogni caso in cui il lavoratore, violando una qualsiasi regola precauzionale (compresa quella di astenersi dall’attività nel periodo di inabilità), si ponga in una situazione di pericolo.

Ne conseguirebbe così che tutte le volte in cui il comportamento volontario o imprudente dello stesso lavoratore si ponga come origine dell’infortunio, ovvero quando l’infortunio si sarebbe potuto evitare, verrebbe meno la condizione della occasione di lavoro. Con la conseguenza che ogni infortunio derivante da un rischio che il lavoratore avrebbe potuto e dovuto evitare, verrebbe escluso dalla tutela.

 

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