A gennaio 2026, le pensioni subiranno un aumento grazie alla rivalutazione legata all’inflazione prevista del 2,1% per il 2025
Gli importi saranno adeguati secondo la legislazione vigente, con variazioni scaglionate fino al 100% del tasso accertato. L’argomento delle pensioni continua a essere centrale nel dibattito pubblico italiano, e le recenti stime sull’aumento delle pensioni per il 2026 offrono spunti di riflessione significativi. A gennaio 2026, i pensionati italiani possono aspettarsi un incremento delle loro prestazioni, a seguito delle previsioni di inflazione e delle regole di rivalutazione stabilite dalla legge.
Con l’approvazione del Documento di economia e finanza (Def) 2025, emergono importanti indicazioni sulle modalità con cui si articoleranno questi aumenti.
Pensioni: cosa cambia dal 2026
L’inflazione, che ha mostrato segni di ripresa dopo una fase di rallentamento, è un fattore cruciale per la determinazione delle pensioni. Nel 2025, si prevede che l’indice dei prezzi al consumo (IPCA) si attesti intorno al 2,1%. Questo tasso è significativo in quanto si avvicina a quello considerato “ideale” dalle banche centrali, che lo vedono come un indicatore di stabilità economica e crescita. La rivalutazione delle pensioni, nota anche come perequazione, si basa su questo indice e mira a proteggere il potere d’acquisto dei pensionati, garantendo loro un adeguamento che tenga conto delle variazioni nei costi della vita.

Nel 2024, l’inflazione si era attestata all’1,1%, mentre nel 2023 aveva raggiunto un picco del 5,9%. Questo andamento dimostra come il contesto economico possa influenzare direttamente le finanze dei pensionati, rendendo le previsioni per il 2026 particolarmente rilevanti. Con un tasso di inflazione previsto più alto rispetto agli anni precedenti, ci si aspetta che l’adeguamento delle pensioni sia più consistente.
Secondo la normativa vigente, in particolare la legge n. 448 del 1998, le modalità di rivalutazione delle pensioni sono strutturate in modo da garantire che le pensioni non perdano potere d’acquisto. Le regole stabiliscono che:
- La parte della pensione fino a quattro volte il trattamento minimo viene adeguata al 100% del tasso di inflazione.
- La parte che supera il trattamento minimo ma resta entro cinque volte viene rivalutata al 90%.
- La parte che supera cinque volte il trattamento minimo è soggetta a una rivalutazione del 75%.
Nel 2025, il valore del trattamento minimo di pensione è fissato a 603,40 euro mensili. Di conseguenza, si delinea una scala di aumenti che varia a seconda dell’importo della pensione percepita.
Considerando le proiezioni di inflazione, le pensioni nel 2026 potrebbero aumentare di un valore compreso tra l’1,6% e l’1,8%. Questo significa che i pensionati con pensioni più basse beneficeranno di un aumento più significativo, mentre quelli con pensioni più elevate vedranno un incremento più contenuto, in linea con le regole di perequazione.
Ecco un’analisi dettagliata degli aumenti previsti:
- Fino a 2.413,60 euro: aumento del 100% del tasso di inflazione, quindi un incremento compreso tra l’1,6% e l’1,8%.
- Tra 2.413,60 e 3.017 euro: rivalutazione al 90% del tasso, con un aumento compreso tra l’1,44% e l’1,62%.
- Oltre 3.017 euro: rivalutazione al 75%, con un incremento tra l’1,2% e l’1,35%.
Per facilitare la comprensione degli aumenti previsti, ecco una tabella che sintetizza le rivalutazioni in base all’importo lordo della pensione:
| Importo lordo pensione | Rivalutazione 1,6% | Rivalutazione 1,8% |
|————————|———————|———————|
| 800,00 | 12,80 | 14,40 |
| 1.000,00 | 16,00 | 18,00 |
| 1.200,00 | 19,20 | 21,60 |
| 1.400,00 | 22,40 | 25,20 |
| 1.600,00 | 25,60 | 28,80 |
| 1.800,00 | 28,80 | 32,40 |
| 2.000,00 | 32,00 | 36,00 |
| 2.200,00 | 35,20 | 39,60 |
| 2.400,00 | 38,40 | 43,20 |
| 2.600,00 | 41,30 | 46,46 |
| 2.800,00 | 44,18 | 49,70 |
| 3.000,00 | 47,06 | 52,94 |
| 3.200,00 | 49,50 | 55,69 |
| 3.400,00 | 51,90 | 58,39 |
| 3.600,00 | 54,30 | 61,09 |
| 3.800,00 | 56,70 | 63,79 |
| 4.000,00 | 59,10 | 66,49 |
| 4.200,00 | 61,50 | 69,19 |
| 4.400,00 | 63,90 | 71,89 |
| 4.600,00 | 66,30 | 74,59 |
| 4.800,00 | 68,70 | 77,29 |
| 5.000,00 | 71,10 | 79,99 |
Questi dati offrono un quadro chiaro di come le pensioni si adegueranno nel 2026, evidenziando l’importanza di monitorare l’andamento dell’inflazione e le politiche economiche del governo. Con la crescente attenzione ai temi previdenziali, è fondamentale che i pensionati siano informati e preparati a comprendere come questi cambiamenti influenzeranno le loro finanze quotidiane.