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Pensione di reversibilità, i figli la possono percepire oppure no? E se sì, in quali casi? Ecco alcuni chiarimenti in merito. 

Quando un lavoratore o un pensionato perdono la vita, c’è una prestazione economica che l’INPS eroga ai familiari superstiti della persona defunta. È un modo per supportarli dal punto di vista economico.

Tuttavia, non si tratta di un sostegno che spetta a chiunque, in quanto non è un’eredità. Non è, infatti, un bene che fa parte del patrimonio del defunto, ma è un beneficio riconosciuto ai superstiti, che devono avere dei requisiti specifici.

In linea generale, la pensione di reversibilità spetta al coniuge della persona defunta, ma in alcuni contesti può spettare anche ad altri parenti stretti. In molti si chiedono se questa pensione spetti ai figli del defunto, ma come stanno veramente le cose? Ecco alcuni chiarimenti che aiuteranno a far luce sulla questione, che altrimenti può generare un po’ di confusione.

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Pensione di reversibilità, spetta ai figli? Tutte le casistiche

Per ciò che concerne la pensione di reversibilità, è bene sapere che i figli possono avere diritto a questa prestazione economica, ma non è sempre così. Questo diritto, infatti, può essere esercitato solo in alcuni casi.

Pensione di reversibilità, ne hanno diritto i figli? La verità
Pensione di reversibilità, ne hanno diritto i figli? La verità-diritto-lavoro.com

Se la persona deceduta, ad esempio, aveva figli minorenni, questi ricevono automaticamente il sostegno, e non c’è bisogno di ulteriori requisiti. Nel caso in cui, invece, al momento della morte del genitore, i figli sono maggiorenni, il discorso cambia e l’erogazione non è automatica ma deve essere sottoposta a valutazione dei requisiti.

Ora, i figli maggiorenni possono ottenere la pensione di reversibilità, solo se vanno a scuola o frequentano un corso professionale, fino a 21 anni, oppure fino a 26 anni, se sono studenti universitari, ma non devono essere fuori corso.

Sempre ai maggiorenni spetta la reversibilità se sono inoccupati e dipendevano, a livello economico, dal defunto. Possono ricevere per sempre e senza nessun limite di età, la pensione di reversibilità, i figli che sono completamente inabili al lavoro. Naturalmente, è necessario dare prova documentale di essere inabili, con certificato medico e accertamento INPS.

Per quel che concerne le percentuali della pensione che spettano ai figli: se il beneficiario è un figlio (senza coniuge), spetterà il 60%. Spetterà invece l’80%, se chi percepirà la suddetta prestazione economica sono il coniuge e uno o due figli. Spetta il 100% se ci sono tre o più figli (compreso o no il coniuge).

Se si intende richiedere il beneficio, basta recarsi sul sito INPS e accedere tramite SPID/CIE, oppure farsi assistere da un patronato.

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