Può accadere che l’INPS versi meno soldi sulla pensione, ma c’è la possibilità di recuperare le cifre con l’aiuto del CAF. Ecco come
Come ben sappiamo, l’INPS è quell’ente che si occupa di previdenza sociale nel nostro Paese, e gestisce molte pratiche che riguardano contributi e pensioni, invalidità civili, indennità e sussidi, e molto altro ancora.
L’importanza di questo Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, è quella di avere un ruolo chiave proprio nel meccanismo di welfare del nostro Paese. L’INPS si occupa, più nel dettaglio, di raccogliere i contributi che i lavoratori versano, così come i datori di lavoro, e conserva i dati che mostrano gli anni di contributi versati, per poi fare un rendiconto finale, nel momento in cui, una persona decide di andare in pensione.
Il suddetto Istituto, inoltre, interviene nel caso in cui ci si ammali, oppure si vada in maternità, o si incappi in degli spiacevoli infortuni, garantendo sostegno dal punto di vista economico. Di solito, quando qualcuno commette degli errori con l’INPS, accade che si debba semplicemente correggere l’errore, e in certi contesti si potrebbe incorrere in delle sanzioni. Tutto dipende, in realtà, dal tipo di errore che si commette nei confronti del suddetto Istituto.
Ma che cosa succede quando accade il contrario, ossia è l’INPS a commettere un errore? Ecco alcune cose da sapere assolutamente.
INPS, cosa succede se per errore ti versa meno soldi? Come può aiutarti il CAF
Può succedere che l’INPS commetta un errore nel calcolare l’importo delle pensioni. Se ciò accade, è chiaro che la cosa potrebbe creare problemi a chi riceve il trattamento pensionistico.

Può accadere, infatti, che si tratti di errori che provengono da imprecisioni nei dati dei contributi o calcoli sbagliati. Quando si verificano errori come quelli sopraccitati, è l’INPS che, avendo commesso l’inesattezza, deve risarcire il contribuente. Per controllare che l’importo della pensione ricevuta sia corretto, bisogna usare il servizio gratuito INPS “La mia pensione futura”.
Con questo strumento, infatti, si può avere una simulazione dell’importo che si andrebbe a percepire, come pensione, e così si può fare un confronto tra la cifra potenziale e quella che poi si percepisce, a tutti gli effetti.
Nel caso in cui vi sia un errore nell’importo della pensione, si può fare ricorso, presentando le varie prove, e poi mandando una richiesta all’INPS. Se l’ente non dovesse rispondere entro 90 giorni, o non dovesse proprio replicare, ci si può rivolgere a un Tribunale. È sempre bene farsi assistere da un legale che sia preparato proprio in casi di questo genere.