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Assegno di Inclusione, nuovi importi e requisiti per accedere: a chi spetta e quali sono i parametri per poter chiedere il beneficio. 

L’Assegno di Inclusione, è ora diverso da come concepito nel 2024. Per quanto concerne, infatti, il 2025, ha visto dei cambiamenti che riguardano sia il suo importo, sia i requisiti per ottenere il beneficio.

Prima di andare più nel dettaglio, diamo uno sguardo a cosa sia l’ADI e quale sia il suo scopo. Nello specifico, l’Assegno di Inclusione è un sostegno economico e sociale che intende supportare nuclei familiari e soggetti che attraversano una serie di difficoltà, a livello economico.

In particolare, si punta a reinserire queste persone, nel tessuto lavorativo e sociale. Tuttavia, come detto, per poterlo ottenere ci sono dei cambiamenti ed è bene conoscerli, per sapere se è possibile o meno, accedere all’incentivo.

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Assegno di Inclusione, cosa cambia da quest’anno: nuovi importi e requisiti

Per richiedere l’ADI, è necessario appartenere a un nucleo familiare in difficoltà economica, al cui interno vi siano o minorenni, oppure anziani over 60, persone disabili (minimo 67%), oppure soggetti affetti da patologie o dipendenze, affidate a servizi sociali. Oppure, persone adulte che si prendono cura di figli piccoli o familiari con disabilità.

Assegno di Inclusione, cambiano importi e requisiti
Assegno di Inclusione, cambiano importi e requisiti-diritto-lavoro.com

Possono accedere all’ADI anche coloro che non sono invalidi oppure over 60, tramite carichi di cura. Per poter richiedere il suddetto sostegno, è necessario avere un ISEE di massimo 10.140 euro, e un reddito di famiglia che non oltrepassi i 6.500 euro, ma può aumentare a seconda di quanti membri compongono un nucleo. Per quanto concerne gli importi, la cifra base può raggiungere 541,66 euro, nel caso in cui non si abbiano redditi e si tratti di un soggetto singolo.

È inoltre prevista anche una ulteriore integrazione che supporta il singolo che deve affrontare spese per pagare il canone di affitto, e il sostegno può raggiungere 303,33 euro al mese. Naturalmente, il contratto di locazione deve essere registrato. Per i nuclei con membri over 67 o disabili gravi, i contributi per l’affitto sono di 162,50 euro al mese.

In toto, è possibile raggiungere un sostegno pari a 845 euro al mese per un soggetto solo, che non abbia redditi e viva in affitto. Si tratta di un supporto davvero importante, per chi realmente ha bisogno di aiuto. Attenzione, però, perché chi ha i requisiti per l’ADI, deve siglare un accordo di inclusione sociale o lavorativa, e quindi prendere parte a corsi di formazione atti a trovare lavoro e reinserirsi nel tessuto sociale.

Carichi di cura

Infine, per quanto concerne i cosiddetti “carichi di cura”, ossia soggetti, all’interno di una famiglia, che necessitano di cure continue, essi sono individuati in modo automatico. C’è infatti un sistema di calcolo apposito dell’INPS, senza necessità di inserire la cosa nell’istanza. Per avere maggiori info, è sempre bene recarsi in un CAF o patronato, in modo da accertarsi di rientrare in determinati parametri.

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