Advertisement

Sono in partenza tantissime lettere anti-truffa da Poste Italiane: nel mirino i Bonus previsti per le case.

Negli ultimi anni, il fenomeno delle truffe legate ai bonus edilizi ha assunto proporzioni preoccupanti, costringendo Poste Italiane a lanciare un’operazione antifrode senza precedenti.

A partire dal 2023, l’azienda ha iniziato a inviare lettere ai cittadini che tra il 2020 e il 2022 hanno ceduto crediti d’imposta relativi a vari bonus casa, incluso il Superbonus. Queste comunicazioni hanno l’obiettivo di verificare la legittimità delle operazioni svolte, in risposta a segnalazioni ricevute dalle autorità competenti, in particolare dall’Agenzia delle Entrate.

Poste, le lettere anti-truffa: nel mirino i Bonus Casa

Per comprendere a fondo la situazione attuale, è importante tornare indietro a febbraio 2023, quando il governo ha introdotto nuove normative che hanno limitato la possibilità di cedere i crediti d’imposta a soggetti terzi. Prima di questo decreto, infatti, chi cedeva i crediti non era obbligato a fornire documentazione dettagliata, potendo semplicemente presentare una dichiarazione sommaria.

Advertisement

Questa mancanza di controlli ha aperto la strada a possibili frodi, con individui pronti a sfruttare il sistema a discapito dello Stato. Le lettere inviate da Poste Italiane rappresentano un passo fondamentale per garantire la trasparenza e la legalità nelle transazioni di crediti d’imposta. I destinatari di queste comunicazioni sono invitati a fornire, entro 30 giorni, una serie di documenti chiave che attestano la legittimità delle cessioni effettuate. Tra i documenti richiesti ci sono:

  1. Il titolo edilizio abilitativo: questo documento è fondamentale per dimostrare che i lavori eseguiti sono stati autorizzati e realizzati secondo le normative vigenti.
  2. Fatture e documentazione di spesa: le fatture devono attestare le spese sostenute per i lavori e i bonifici “parlanti” devono dimostrare che i pagamenti sono stati effettuati in modo tracciabile.
  3. Asseverazioni: quando richiesto dalla legge, devono essere fornite le asseverazioni che attestano i requisiti tecnici degli interventi e la congruità delle spese sostenute.
  4. Visto di conformità: questo documento è necessario per dimostrare che le operazioni rispettano i parametri stabiliti dalla normativa fiscale.
  5. Attestazione antiriciclaggio: è richiesta un’attestazione rilasciata dai soggetti obbligati alla disciplina antiriciclaggio, che garantisca il rispetto delle normative vigenti riguardo alla cessione dei crediti.
Bonus casa
Lettere anti-truffa di Poste Italiane: nel mirino i Bonus Casa – Diritto-lavoro.com

Poste Italiane, nel richiedere la documentazione, si basa su quanto previsto dall’articolo 1262 del Codice Civile, che stabilisce l’obbligo per il cedente di fornire al cessionario tutti i documenti necessari a giustificare la cessione. Questo passaggio è cruciale, poiché garantisce che le cessioni avvengano in modo regolare e trasparente, riducendo il rischio di frodi. Per coloro che ricevono una lettera di richiesta da parte di Poste Italiane, è fondamentale agire prontamente. La risposta può avvenire sia tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) che con raccomandata inviata all’Ufficio affari legali di Poste Italiane.

Tuttavia, è importante notare che, al momento, l’azienda non ha specificato quali saranno le conseguenze per coloro che non forniranno la documentazione richiesta. Le uniche informazioni disponibili riguardano possibili azioni legali e la sospensione dei termini di prescrizione, il che significa che i debitori potrebbero trovarsi a fronteggiare problematiche legali a lungo termine.

In sintesi, l’operazione antifrode di Poste Italiane rappresenta un’importante iniziativa per combattere le frodi nel settore dei bonus edilizi. Gli italiani sono chiamati a fare la loro parte, mantenendo la massima attenzione e trasparenza nelle loro operazioni, per evitare di cadere vittime di possibili truffe e per garantire un sistema fiscale equo e giusto per tutti.

Advertisement