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Rischi una multa da 25.000 euro e l’addio a tutti i Bonus in questo caso: l’esperto del CAF mette in guardia tutti, cosa sapere.

Forse non lo sai ma se compili male questo modulo importantissimo rischi severe ripercussioni a livello economico. L’INPS infatti non ammette errori, si tratta di dati personali molto importanti ai quali ogni cittadino dovrebbe fare molta attenzione.

Ci stiamo riferendo alla compilazione errata dell’ISEE, per la quale si rischiano sanzioni fino a 25.822 euro, la perdita delle agevolazioni e, nei casi più gravi, anche conseguenze penali. Non preoccupatevi però, se vi accorgete di aver fatto un errore potete facilmente porvi rimedio in tempo per evitare queste severe punizioni. Ma approfondiamo l’argomento, di quali errori stiamo parlando?

Attenzione a non fare questi errori nel modulo ISEE perché rischi grosso

L’ISEE, ormai lo sappiamo tutti, è un indicatore fondamentale per accedere a una vasta gamma di bonus e agevolazioni statali, come l’Assegno Unico, il Bonus Bolllette, gli sconti sulle tasse universitarie e il Reddito di Cittadinanza (o le sue misure sostituive).

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L’ISEE può essere compilato autonomamente sul portale online dell’INPS oppure si può far tutto con il supporto di un CAF se si teme di fare errori. In genere, il sistema INPS è in grado di bloccare dichiarazioni con anomalie evidenti, in modo da ridurre il rischio di errori.

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Cosa fare se ti accorgi di avere commesso un errore – diritto-lavoro.it

Se una DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) con dati errati viene accettata, sappi che rischi diverse sanzioni tra cui multe da 5.164 a 25.822 euro in base all’errore commesso, esclusione dai bonus (anche futuri) e rischio di incarcerazione da 3 mesi a 6 anni.

Cosa fare se hai commesso degli errori?

Se ti accorgi di aver fornito dati inesatti, puoi intervenire subito in due modi. O attraverso il Modello Integrativo (8FC3) o compilando una nuova DSU. Nel primo caso, potrai aggiungere le informazioni mancanti senza rifare l’intera dichiarazione e poi potrai trasmettere il tutto all’INPS o all’Agenzia delle Entrate entro 15 giorni dalla presentazione della DSU originale.

Ti consigliamo invece di optare per la seconda soluzione se gli errori fatti sono più numerosi o importanti, sostituendo direttamente la vecchia DSU con una nuova. Le probabilità di sbagliare sono spesso abbastanza alte, soprattutto se non si è esperti di calcoli fiscali. Per questo molti si affidano ai CAF. Ma anche questi ultimi non sono esenti da possibili errori.

In caso di errori da parte del CAF, vanno comunque seguite le direttive date in pecedenza e va ricordato che i CAF non possono essere ritenuti responsabili se è stato lo stesso utente a fornire dati sbagliati.

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