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Dal 2026 è possibile andare in pensione a 62 anni, ma bisogna rientrare in una serie di requisiti INPS. Scopri quali

La pensione è un traguardo che si raggiunge dopo aver lavorato per molti anni. Si tratta di una fase della propria vita che si chiude, per portare poi, a un’altra, in cui godere di maggiore libertà, poter organizzare le proprie giornate coltivando le proprie passioni. Per alcuni, potrebbe essere l’occasione per viaggiare e sperimentare nuove cose, per altri, potrebbe essere un modo per stare di più in famiglia.

Ognuno, poi, decide di organizzare al meglio, il proprio tempo. Come ben sappiamo, per prendere la pensione è necessario, in linea generale, avere 67 anni di età e un minimo di 20 anni di contributi. Questa è la pensione di vecchiaia, ma ci sono molte altre finestre di uscita, se ci si vuole ritirare dal mondo del lavoro, e questo, chiaramente, è opportuno verificarlo recandosi in un CAF o patronato, o all’INPS.

In molti vorrebbero andare in pensione il prima possibile, ed è per questo che esistono varie forme di pensione anticipata. Tra queste, c’è una finestra di uscita a 62 anni, ma chi può accedere? Scopriamo insieme maggiori dettagli.

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Andare in pensione a 62 anni: requisiti INPS, per chi è possibile già dal 2026

Forse non tutti lo sanno, ma a partire dal 2026, per alcune categorie di lavoratori, sarà possibile raggiungere la pensione all’età di 62 anni. Un traguardo che apre a nuove opportunità, soprattutto per godersi i frutti di tanto lavoro.

Pensione a 62 anni, quali requisiti si devono possedere
Pensione a 62 anni, quali requisiti si devono possedere-diritto-lavoro.com

Lo scorso 5 marzo 2025, col messaggio n° 805, l’INPS ha dato indicazioni su come presentare l’istanza per il riconoscimento dello svolgimento di lavori faticosi e pesanti, entro il prossimo 1° maggio 2025.

Si tratta di una scadenza che interessa lavoratori che avranno maturato i requisiti per andare in pensione nel 2026. Possono accedere, quindi, lavoratori che svolgono compiti usuranti, addetti a linea catena, conducenti di mezzi di trasporto pubblico, persone che lavorano di notte per un minimo di 64 turni ogni anno.

I requisiti per accedere a questo tipo di pensione cambiano in base alla quantità di turni notturni e se il lavoratore è dipendente o partita IVA. Tuttavia, l’accesso base vuole un minimo di 35 anni di contributi versati e un’età che va da 61 a 64 anni e 7 mesi.

Naturalmente, nell’istanza, che dovrà essere eseguita online, si dovrà allegare documentazione che dimostri lo svolgimento del lavoro particolarmente faticoso, compreso modulo AP45.

Se si invierà in ritardo l’istanza, la decorrenza della pensione slitterà da 1 a 3 mesi, in base al tempo con cui si ritarda l’invio. Sarà l’INPS a dare o meno il via libera, comunicando se la domanda è accettata oppure no.

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