Eredità, entro quanto impugnare il testamento, per non rischiare di perdere i propri diritti. Tutto ciò che devi sapere in proposito
La questione dell’eredità può essere davvero molto spinosa ed è spesso causa di lite tra familiari. Una persona muore, lascia un testamento, ma questo può contenere anche una serie di ingiustizie, soprattutto nella divisione delle quote, dei vari averi.
Questo, potrebbe sollevare liti e polemiche, ed è cosa nota che molti parenti non si parlino più per anni, oppure anche mai più. Il dispiacere, però, è anche morale. In molti si sentono defraudati non solo sul piano materiale, ma soprattutto psicologico. Spesso ci si chiede: «Perché ha lasciato più a lui/lei che a me? Ce l’aveva con me? Perché questa ingiustizia?».
Naturalmente, ogni cosa ha una spiegazione caso per caso, ma in una situazione di questo genere ha comunque una via d’uscita. Se un testamento contiene suddivisioni ingiuste, si può intervenire, facendo valere i propri diritti. La cosa importante, però, è la questione tempo.
Eredità, puoi impugnare il testamento ma devi farlo entro un tot di tempo: come muoversi
Forse non tutti lo sanno, poiché non esperti in materia, ma quando si tratta di eredità, esiste una quota, detta di “legittima”, cui è possibile appellarsi per far valere i propri diritti.

In sostanza, appellandosi a tale diritto, gli eredi legittimari, ossia coniuge, figli, ascendenti, possono tutelarsi nel caso in cui, nell’eredità, si riceva meno di quanto tocchi loro, per legge. Nel caso in cui un testamento o una donazione ledano tale quota, l’erede legittimario può rispondere servendosi dell’azione di riduzione.
Con questa soluzione, si possono invalidare, in parte o anche completamente, le disposizioni date nel testamento. Però attenzione, perché, come detto, per far valere questi diritti c’è un tempo limite, oltre il quale, non sarà più possibile esercitarli.
Già, perché la suddetta azione di riduzione va in prescrizione dopo 10 anni dall’accettazione dell’eredità, se si tratta di un testamento, e dalla morte del donante, in caso di donazione. Si tratta di cose importanti da ricordare, nel caso in cui si ritenga di aver subìto un’ingiustizia per ciò che concerne la quota di legittima e si voglia intraprendere un’azione per bloccare le disposizioni ricevute.
E ancora, attenzione, perché se il bene oggetto della lesa della quota di legittima è stato venduto, l’erede che ha subìto l’ingiustizia può chiedere la restituzione contro l’acquirente, entro 20 anni da quando è avvenuta la donazione.
Nel caso in cui il giudice dovesse accogliere l’azione di riduzione, donazioni e disposizioni contenute nel testamento diventano non valide in modo retroattivo.