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Questa guida esplora i diritti dei lavoratori quando si trovano in malattia. Analizziamo le leggi fondamentali, le tutele offerte, il processo per certificare l’infermità, i diritti economici durante l’assenza e le comunicazioni necessarie col datore di lavoro.

Leggi e norme: cosa sapere

Quando un lavoratore si trova in uno stato di malattia, è fondamentale comprendere le leggi e le norme che regolano il suo status lavorativo.

Il diritto alla salute è garantito dalla Costituzione italiana e diversi decreti legislativi stabiliscono le modalità con cui i lavoratori possono esercitare questo diritto.

Tra le principali normative c’è il Decreto Legislativo 276 del 2003, che regola gli aspetti contrattuali e le garanzie in materia di sicurezza del lavoro, così come la legge 104 del 1992, che prevede tutele specifiche per lavori che comportano rischi particolari.

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Le norme contrattuali collettive possono anche prevedere disposizioni specifiche per alcuni settori, stabilendo i periodi di comporto, definendo quanti giorni un dipendente può assentarsi per malattia mantenendo il posto di lavoro.

Com’è equiparabile importante è la certificazione medica, che giustifica l’assenza del lavoratore e attiva il meccanismo di tutela previsto dalle leggi vigenti.

Tutele previste per i lavoratori in malattia

Le principali tutele garantite ai lavoratori in caso di malattia sono pensate per proteggere la loro posizione professionale e il reddito.

In primo luogo, il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro durante il periodo di malattia entro i limiti stabiliti dai contratti collettivi, noto come periodo di comporto.

Superato questo periodo, il datore di lavoro potrebbe procedere al licenziamento, ma comunque tali casi sono soggetti a normativa specifica che tutela il lavoratore.

Inoltre, in termini di retribuzione, le normative prevedono che durante l’assenza per motivi di salute, si possa continuare a percepire un indennizzo che può coprire una parte o l’intera retribuzione, a seconda di quanto stabilito dai contratti collettivi.

La gestione delle visite fiscali da parte dell’INPS è un altro aspetto della tutela, con orari prestabiliti per il controllo della veridicità dell’infermità dichiarata.

Iter da seguire per certificare l’infermità

La certificazione dell’infermità è un passaggio cruciale per poter avvalersi delle tutele previste in caso di malattia.

In genere, il lavoratore è obbligato a recarsi dal proprio medico curante o da un ospedale per ottenere un certificato medico che attesti l’incompatibilità con l’attività lavorativa quotidiana.

Lavoro e diritti in malattia
Malattia, come funziona per il lavoratore? (diritto-lavoro.com)

Questo documento deve contenere dettagli precisi sulla diagnosi e sulla prognosi del paziente.

Una volta ottenuto il certificato, il lavoratore deve inviarlo alla propria azienda e all’INPS tramite i canali telematici predisposti.

È essenziale rispettare le tempistiche di consegna del certificato, che variano a seconda del tipo di contratto o dell’ente previdenziale coinvolto, per evitare sanzioni o la perdita del diritto all’indennizzo.

Inoltre, è consigliabile mantenere una copia del certificato come prova e garanzia di avvenuta trasmissione della documentazione necessaria.

Diritti economici durante l’assenza dal lavoro

I diritti economici dei lavoratori durante un’assenza per malattia sono generalmente regolati da convenzioni collettive e leggi nazionali.

L’INPS copre una parte del salario mediante un’indennità che può variare secondo le diverse categorie contrattuali.

Di solito, l’indennità corrisponde a una percentuale dello stipendio giornaliero e può essere soggetta a un periodo di carenza di tre giorni, dove il compenso è a carico del datore di lavoro.

In settori dove sono in vigore contratti più favorevoli, il lavoratore può percepire un importo vicino al suo stipendio totale abituale, grazie a meccanismi come il fondo integrativo aziendale.

È importante tenere presente che le detrazioni fiscali e contributive continueranno ad essere applicate sull’indennizzo, sebbene in forma ridotta, a garanzia della tutela pensionistica e assistenziale del lavoratore.

Comunicazione con il datore di lavoro

Mantenere una comunicazione chiara e costante con il datore di lavoro è essenziale per garantire che il processo di assenza per malattia sia gestito senza intoppi.

È fondamentale informare tempestivamente l’azienda della propria assenza, preferibilmente prima dell’inizio dell’orario lavorativo o comunque entro una tempistica ragionevole specificata dal regolamento interno.

Dopo aver ottenuto un certificato medico, il lavoratore dovrebbe assicurarsi che una copia venga inviata all’ufficio Risorse Umane seguendo le modalità preferite dall’azienda, sia esso tramite email, portale aziendale o altro canale stabilito.

È altresì consigliabile tenere traccia di tutte le comunicazioni effettuate e conservare le ricevute degli invii, per prevenire possibili controversie future.

Infine, in caso di prolungamento della malattia, il dipendente deve aggiornare continuamente il datore di lavoro per strutturare una gestione del lavoro sufficientemente flessibile e rispettosa dei diritti del lavoratore.

Paesi con regolamentazioni particolari

Nei confronti dei lavoratori in malattia, ogni paese può adottare regole e tutele specifiche influenzate dalla propria cornice legislativa nazionale.

Ad esempio, in Germania, i lavoratori beneficiano di una protezione sostanziale, ricevendo un compenso pari al 100% della retribuzione per le prime sei settimane di assenza; successivamente, l’assicurazione sanitaria subentra coprendo parte dello stipendio.

Al contrario, negli Stati Uniti, l’assenza per malattia è spesso gestita a livello aziendale e manca un sistema federale che garantisca un’indennità specifica per malattia, sebbene ci siano stati come la California e il New York che offrono qualche forma di tutela a livello statale.

In Giappone, i lavoratori possono beneficiare dell’indennità di malattia dopo quattro giorni di assenza, il cui contributo è appoggiato dall’assicurazione sanitaria pubblica nazionale.

Questa diversità di regolamentazioni rende importante per i lavoratori internazionali comprendere a fondo le leggi locali applicabili al loro caso specifico.

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