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In tanti stanno perdendo dei soldi. Per questo bonus cambiano i requisiti e rientrano molte più famiglie ma non lo sanno.

In un periodo economico difficile, i bonus destinati alle famiglie rappresentano un aiuto fondamentale. Tuttavia, molti di questi sostegni non vengono richiesti perché poco conosciuti o perché i criteri di accesso risultano complessi da comprendere.

Spesso, la chiave per ottenere questi aiuti è l’ISEE, un indicatore essenziale che determina l’accesso a molte misure di sostegno. Eppure, non tutti sanno come calcolarlo o quali siano i vantaggi che può portare.

Oggi puoi rientrare in questo bonus ricchissimo

L’ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è uno strumento che fotografa la condizione economica di una famiglia, tenendo conto del reddito, del patrimonio immobiliare e mobiliare e della composizione del nucleo familiare. Più basso è l’ISEE, maggiori sono le possibilità di accedere a bonus e agevolazioni. Nonostante sia uno strumento ormai largamente utilizzato, molte persone non sanno che ogni anno possono verificarsi aggiornamenti delle soglie, come nel caso del bonus mamma 2025.

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L’assegno di maternità, noto anche come “bonus mamma”, è una misura destinata alle famiglie con redditi medio-bassi che hanno avuto un figlio o adottato un bambino. Per il 2025, il requisito ISEE è innalzato a 20.382,90 euro, una modifica che consente di allargare la platea dei beneficiari rispetto all’anno precedente. Questo cambiamento è importante, perché consente a più famiglie di ottenere un sostegno economico utile in un momento cruciale come la nascita o l’adozione di un bambino.

Bonus e requisiti cosa sapere
Aumentato il tetto ISEE per ricevere questo bonus, ora sarà più facile per tantissime famiglie (diritto-lavoro.com)

L’assegno viene erogato dai Comuni ma pagato dall’INPS, e ha un valore massimo di circa 1.900 euro, divisi in cinque mensilità. È rivolto in particolare alle mamme disoccupate o con contratti di lavoro precari che non beneficiano di un’indennità di maternità. Molte donne non sanno di avere diritto a questo bonus, che può fare la differenza nei primi mesi di vita del bambino, coprendo spese essenziali come pannolini, visite mediche e prodotti per la prima infanzia.

Altre misure a sostegno

Oltre al bonus mamma, esistono altre misure di sostegno spesso trascurate. L’assegno unico universale, i bonus asilo nido e i contributi per le spese scolastiche sono solo alcune delle agevolazioni che ogni anno migliaia di famiglie rischiano di perdere per mancanza di informazioni o per la difficoltà nel presentare le domande. Ecco perché è fondamentale tenersi aggiornati, verificare i requisiti ISEE e rivolgersi a un CAF o direttamente all’INPS per avere un quadro chiaro di ciò a cui si ha diritto.

Le famiglie italiane, oggi più che mai, devono fare i conti con il carovita e l’aumento delle spese quotidiane. Sapere che esistono bonus e agevolazioni può fare la differenza, ma è altrettanto importante essere consapevoli di come funzionano e dei cambiamenti annuali che possono incidere sulla possibilità di ottenerli.

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