Un autunno caldissimo, quello appena cominciato, per Commerzbank, la seconda banca di Germania. Dopo la scalata a passo di carica fatta dagli italiani di Unicredit, oggi detentori di una quota del 21% nell’istituto di Francoforte, tanto da aver mandato in panico il Governo Scholz, è l’ora di preparare il futuro. La banca milanese vuole una maxi fusione europea, per dar vita a una sorta di UniCommerz: un colosso continentale.
La nuova amministratrice delegata di Commerzbank, Bettina Orlopp, avrà un primo giro di colloqui con Unicredit il 27 settembre. Si tratta delle prime dichiarazioni che Orlopp, 54 anni, ha rilasciato da quando è stata nominata Ceo nei giorni scorsi, in un momento critico dei 154 anni di storia della banca tedesca. La nuova amministratrice ha parlato alla Financials Ceo Conference di Bank of America.
La linea Orlopp
“Visti gli eventi manterremo un atteggiamento aperto e valuteremo tutte le opzioni che abbiamo sul tavolo” ha detto Orlopp, diplomaticamente. Per poi aggiungere, però, che Commerzbank non farà “nessuna cosa stupida” per proteggersi da Unicredit. “Il nostro obiettivo è proteggere il valore, il modello di business e il franchise di Commerzbank. Non faremo nessuna strana acquisizione o cose simili” per proteggerci, ha concluso. E ha quindi ribadito che “l’obiettivo è creare valore, non distruggerlo“.
Commerzbank, utile in crescita
In un contesto come questo, quanto mai mobile, a Piazza Affari Unicredit sembra aver spiccato il volo. Dopo che il 25 settembre il Ceo Andrea Orcel ha aggiornato al rialzo la guidance 2024, mentre il 27 settembre cominceranno i colloqui con la nuova Ceo di Commerzbank, Bettina Orlopp. Il titolo Unicredit è tra i migliori del Ftse Mib e guadagna il 4,69% a 39,64 euro per azione. In forte rialzo anche il titolo della banca tedesca e sale del 5,30% a 16,10 euro.
Commerzbank prevede un aumento dell’utile netto a ben oltre 3 miliardi di sterline (3,3 miliardi di dollari) nel 2027 (da 2,2 miliardi di dollari nel 2023). La seconda banca tedesca punta a distribuire più utili agli azionisti e aumentare il rendimento del capitale per gli investitori di oltre il 12% entro il 2027 (nel 2023 pari all’8%). La seconda banca tedesca ha un “notevole potenziale di crescita e di valorizzazione”, dichiara Jens Weidmann, presidente del consiglio di sorveglianza di Commerzbank.
Orcel: “Test per la Ue, noi solo investitori”
Da parte sua Andrea Orcel, l’ad di Unicredit, ha affermato dagli Stati Uniti che “la mossa su Commerzbank è un test di prova per l’Europa. Per dimostrare che possiamo metterci insieme e creare banche forti, che possono supportare l’economia“. “Non c’è un’offerta, è un investimento e non altro – ha precisato – possiamo mantenere, aumentare o vendere la quota” in Commerzbank.
Nel tentativo di placare gli animi (in Germania i sindacati son sul piede di guerra e non vogliono che Unicredit si fonda con Commerz), Orcel ha spiegato che “non chiederemo posti nel consiglio di Commerzbank“. “Siamo un investitore” e “di solito non credo che gli investitori abbiano un posto nel consiglio di amministrazione“. “In questo caso specifico, non penso sia opportuno che abbiamo un posto nel board perché siamo anche un concorrente. Non credo sia corretto“.
“Qualsiasi strada abbiamo davanti richiede di continuare il dialogo e avere un dialogo“, ha quindi risposto il Ceo di Unicredit alla domanda se avesse informato il Governo tedesco sull’acquisto delle azioni Commerzbank. “Siamo molto interessati a riaprire un dialogo su Commerzbank“, ha indicato. Il banchiere ha parlato di “dialogo costruttivo con tutti gli stakeholders” anche perché, ha ricordato, “abbiamo 3,5 miliardi investiti in Commerzbank“.