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Stellantis, taglio di scorte e prezzi sulle auto in America per tentare di “stare in piedi”

America Stellantis affari vanno male

Foto X @MrSethHarris

John Elkann non dorme sempre sonni tranquilli, ultimamente: la sua Stellantis, in difficoltà per le vendite di veicoli in Europa, lo è anche in Nord America. Reuters riporta la notizia secondo cui la casa madre di Chrysler, e cioè appunto Stellantis, sta cercando di rafforzare il suo posizionamento negli Stati Uniti e in Canada. Come? Semplice: tagliando brutalmente le sue scorte gonfiate e tagliando anche i prezzi dei veicoli.

La casa automobilistica, hanno spiegato i vertici americani di Stellantis, punta a tagliare 100mila veicoli dalle sue scorte negli Stati Uniti entro l’inizio del prossimo anno. E ha già compiuto una riduzione di circa 40mila unità fra luglio e agosto. Lo ha dichiarato la direttrice finanziaria Natalie Knight in una conferenza virtuale di BofA Securities.

Stellantis: “Tempi difficili, vince chi resta in piedi”

Viviamo in tempi molto difficili. In cui ci saranno vincitori e vinti, e molto dell’essere il vincitore significa essere l’ultimo uomo in piedi” ha detto Knight senza peli sulla lingua. La dirigente ha inoltre aggiunto che ritoccare prezzi e scorte sarà una parte fondamentale del strategia della casa automobilistica per superare la difficile transizione verso i veicoli elettrici. In Occidente, e in modo particolare in Europa, i veicoli elettrici non stanno affatto diventando i nuovi mezzi di trasporto del futuro.

Costano troppo a meno che non ci siano forti bonus economici da parte dello Stato. Non ci sono abbastanza stazioni di ricarica; i pezzi di ricambio, a cominciare dai ‘treni’ di batterie di ricambio hanno prezzi proibitivi. Per quanto riguarda Stellantis in America, il produttore Jeep è sotto pressione da parte degli azionisti, dei concessionari e degli stessi lavoratori per invertire il calo delle vendite, dei profitti e del crollo del prezzo delle azioni.

Tavares licenzia e taglia stipendi

Stellantis, riporta ancora Reuters, all’inizio di quest’anno ha dichiarato che le scorte totali del gruppo ammontavano a circa 1,4 milioni di veicoli. Ma il suo utile operativo rettificato è sceso del 40% a causa di una debole performance commerciale in Nord America. L’amministratore delegato del gruppo, uomo di fiducia di John Elkann, ovvero Carlos Tavares, ha visitato gli Stati Uniti in agosto con l’obiettivo dar vita a un piano per invertire la negativa tendenza di Stellantis.

Tavares ha condotto un’aggressiva strategia di riduzione dei costi, con conseguente riduzione degli stipendi e del numero di operai al lavoro. Natalie Knight ha affermato che i dirigenti continueranno a ristrutturare le attività del gruppo nei prossimi anni.
La casa automobilistica si impegnerà a procurarsi l’80% della sua fornitura da paesi a basso costo entro il 2028, ha affermato la dirigente. Uo sforzo che, secondo lei, ridurrebbe significativamente le sue spese complessive.

Stellantis ha tagliato i prezzi su alcuni dei suoi veicoli, tra cui la Jeep Grand Cherokee e la Jeep Compass, ha detto ancora Knight. Sebbene Knight abbia riconosciuto che la prima metà dell’anno è stata difficile per la casa automobilistica, ha affermato che le condizioni dovrebbero migliorare fino alla fine del 2024. La casa automobilistica si aspetta ancora che le vendite di nuovi modelli contribuiscano per il 15-20% ai ricavi nella seconda metà di quest’anno. Ma “i tempi sono molto difficili” e intanto a pagare sono i lavoratori.

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