Il gruppo bancario italiano Unicredit ha comprato una quota del 4,5% in Commerzbank, portando la sua partecipazione nella seconda banca tedesca al 9%. Un’operazione spiazzante per il Governo di Berlino: lo Stato detiene una quota attorno al 10% in Commerzbank e adesso si ritrova clamorosamente insidiato da vicino dal gruppo italiano.
Unicredit ha sborsato 702 milioni di euro, spiega l’Agenzia finanziaria tedesca, e l’offerta italiana è stata “significativamente superiore a tutte le altre“. La partecipazione di Commerzbank in mano a Unicredit vale ora complessivamente 1,6 miliardi di euro. Secondo quanto scrive l’agenzia di stampa Bloomberg, la mossa di Andrea Orcel, amministratore delegato del gruppo italiano, ha preso alla sprovvista Berlino e sta mettendo in difficoltà il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
A quanto sembra il governo tedesco non aveva sentore del blitz della banca italiana: si aspettava una vendita frazionata tra diversi investitori. Gli italiani hanno invece offerto un premio sui valori di Borsa, in operazioni che generalmente si chiudono a sconto rispetto ai prezzi di mercato. Ha quindi sbaragliato tutti. A questo punto, scrive il quotidiano inglese Financial Times, Commerzbank non esclude una potenziale integrazione con Unicredit. Secondo quanto appreso dal quotidiano britannico, Commerzbank non avrebbe avuto in anticipo informazioni da Unicredit circa l’acquisizione della quota. Lo ha saputo al mattino dell’11 settembre tramite le comunicazioni regolamentari.
Ma la banca tedesca, viene riferito, valuterà i piani di Unicredit con mente aperta, avendo presente il dovere legale del board di agire nel miglior interesse degli azionisti. Oltre ad Unicredit e allo stato tedesco, nel capitale della banca tedesca ci sono anche la Banca centrale norvegese con il 3% e i francesi di Amundi con una piccola quota dello 0,6%. Interpellato su un possibile interesse per il concorrente, l’altro colosso tedesco Deutsche Bank, si è limitato ad un “no comment”.
La rivolta dei sindacati
Come riporta online il Fatto Quotidiano, gli analisti finanziari giudicano positivamente la mossa di Unicredit ma i sindacati della banca alzano le barricate. E chiedono al Governo Scholz di impedire l’acquisto di Commerzbank da parte di Unicredit. “Il ministro federale delle Finanze, Christian Lindner, deve prendere un impegno chiaro con la Germania come sede di business e opporsi all’imminente acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit” ha affermato Frank Werneke, presidente del secondo maggior sindacato tedesco dopo Ig Metall.
Stefan Wittmann, il rappresentante dei lavoratori che siede nel consiglio di amministrazione di Commerzbank è ancora più drastico: “Non abbiamo bisogno che gli italiani entrino e facciano fallire le banche tedesche tradizionali. Non abbiamo bisogno di un altro disastro come quello che abbiamo visto alla Hypovereinsbank (banca tedesca con cui Unicredit si è fusa nel 2005, ndr)”.
La risposta di Unicredit
Dal canto suo Unicredit fa sapere che ora “esplorerà insieme a Commerzbank possibili opportunità di creazione di valore per gli stakeholder di entrambe le banche“. E che “l’acquisizione della partecipazione in Commerzbank è coerente con la strategia di Unicredit e i parametri entro i quali effettua qualsivoglia investimento”. UniCredit presenterà alle autorità competenti, se e quando necessario, le istanze autorizzative per poter eventualmente superare la soglia di partecipazione del 9.9% in Commerzbank, si legge intanto in una nota. La strada verso l’acquisizione sembra aperta.