Advertisement

L’inabissamento del veliero Bayesian di Mike Lynch, il 19 agosto a Palermo, è una vicenda che sembra portare con sé molti misteri. Già definito una spy story, il naufragio ha per principale vittima e protagonista il 59enne tycoon britannico. Solo due mesi fa Lynch aveva evitato una condanna a 25 anni di carcere negli Stati Uniti, dove rischiava di finire i suoi giorni, assolto da una presunta maxi frode.

Ora è fra le 6 vittime accertate (15 i sopravvissuti e la figlia 18enne di Lynch, Hannah, dispersa) del devastante naufragio della sua amata barca a vela. Il Bayesian, inabissatosi durante una crociera di lusso nel Mediterraneo, davanti alla costa siciliana, trae il nome dal teorema di Bayes. Ovvero una formula del Settecento, in base alla quale si sostiene che con la giusta comprensione delle probabilità, la maggior parte dei risultati sono prevedibili.

Lynch e la Autonomy

Il nome di quel super yacht, di cui è proprietaria tramite una compagnia la moglie Angela Bacares sopravvissuta alla tragedia, lo avrebbe scelto lo stesso Lynch, appunto in onore del teorema di Bayes per il calcolo delle probabilità. Fu l’argomento della sua tesi di dottorato a Cambridge e costituì la base di Autonomy. Vale a dire della società di software che fondò nel 1996 e vendette a Hewlett-Packard (Hp) per 11 miliardi di dollari nel 2011, guadagnando 800 milioni di dollari.

Da lì, dunque, da Autonomy, era cominciata la sua scalata fino a diventare il “Bill Gates britannico” grazie alla crescita della compagnia. Autonomy si quotò in Borsa a Bruxelles nel 1998 e il suo rapido successo, unito al boom delle dotcom nel 2000, portò allo sbarco alla Borsa di Londra, dove entrò a far parte del FTSE 100 e quindi delle principali società del Regno Unito. Fino alle vendita nel 2011 per 11 miliardi di dollari al colosso americano Hewlett-Packard (Hp).

Advertisement

I guai legali derivati dal successo

Fu l’apice del successo per il tycoon di umili origini nato a Londra e cresciuto nell’Essex, figlio di un pompiere e di un’infermiera irlandesi. Ma anche l’inizio della sua discesa verso gli inferi dei problemi legali derivati proprio da quell’accordo. Sul fronte civile, nel 2022 l’Hp aveva vinto una causa multimiliardaria per frode di fronte all’Alta corte di Londra.

Qualcuno aveva ‘gonfiato‘ i conti di Autonomy al fine di spingere la società statunitense ad acquisirla. Sul fronte penale Lynch ha subito addirittura l’estradizione dalla Gran Bretagna verso gli States l’anno scorso per affrontare un difficilissimo processo a San Francisco con ben 15 capi d’imputazione. Lo scorso giugno la giuria ha assolto il magnate. Un’assoluzione contro tutti i pronostici. Lynch aveva dichiarato che per lui cominciava una seconda vita, anche perché, a causa dei suoi problemi di salute ai polmoni temeva di non uscire dal carcere vivo in caso di condanna.

Oltre ad Autonomy, Lynch ha creato altre società. Negli anni in cui era al centro della scena pubblica, prima di finire sui giornali per le accuse di frode, il tycoon ha ricoperto un incarico di consulenza governativa per il Council for Science and Technology (Cst) e occupato posti nei Consigli di amministrazione della Bbc e della British Library. Oltre a ricevere la prestigiosa onorificenza dell’Ordine dell’impero britannico (Obe) nel 2006.

Advertisement