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L’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) ha pubblicato il bando per reclutare 750 ispettori per la vigilanza tecnica su salute e sicurezza. Lo riporta il Sole24Ore. Si tratta di lavorare con un contratto a tempo indeterminato, da inquadrare come personale non dirigenziale nell’area funzionari. Il reclutamento avverrà con concorsi banditi su base regionale e ogni candidato può fare domanda per un solo ambito regionale e per una sola posizione tra quelle messe a bando.

Entro il 28 agosto ci si può candidare ad un posto in una delle 13 regioni interessate dal bando. Undici posti sono presso gli uffici dell’Ispettorato nazionale del lavoro della regione Abruzzo; 100 in Emilia Romagna; 34 in Friuli-Venezia Giulia; 46 nel Lazio. Ce ne sono inoltre 35 in Liguria, 190 in Lombardia, 34 nelle Marche, 14 nel Molise, 83 in Piemonte, 21 in Sardegna, 67 in Toscana, 10 in Umbria, 105 in Veneto.

Bando, i criteri di ammissione

Oltre alla cittadinanza italiana e all’età non inferiore ai 18 anni per partecipare al bando serve il possesso dei seguenti titoli di studio. Ossia un diploma di laurea conseguito secondo il vecchio ordinamento in Ingegneria, Architettura, Chimica e Fisica.

Per la selezione del personale l’Ispettorato nazionale del lavoro torna dunque al bacino di riferimento tradizionale. E questo a differenza del passato, quando per reclutare gli ispettori la ricerca dei laureati era stata estesa al massimo. Tanto che in organico figura un teologo.  Fra gli assunti ci sono inoltre diversi diplomati Isef e laureati in lettere e filosofia.

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In alternativa è richiesta la laurea magistrale in Architettura del paesaggio, Architettura e ingegneria edile-architettura, Scienze chimiche, Fisica, Modellistica matematico-fisica per l’ingegneria, Ingegneria civile. Ma anche Ingegneria dei sistemi edilizi, Ingegneria meccanica, Ingegneria della sicurezza, Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione.

Chi sono gli esclusi

Fra gli altri criteri di ammissione, è richiesta l’idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni cui il concorso si riferisce, e il godimento dei diritti civili e politici. Occorre inoltre non aver subito l’esclusione dall’elettorato politico attivo, così come il non aver subito la destituzione o la dispensa dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento.

In sostanza: non può fare l’ispettore del lavoro chi è stato licenziato o dichiarato decaduto da un impiego statale, ai sensi dell’articolo 127, primo comma, lettera d), del Testo unico delle disposizioni sullo statuto degli impiegati civili dello Stato. E ai sensi delle corrispondenti disposizioni di legge e dei contratti collettivi nazionali di lavoro del personale dei vari comparti. Infine non bisogna aver riportato condanne penali, passate in giudicato, per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici. Per i candidati di sesso maschile, serve anche la posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva.

Bando, come avviene la selezione

Per ciò che riguarda le modalità di selezione per accedere ai 750 posti messi a bando, gli aspiranti ispettori del lavoro dovranno far fronte a una prova selettiva scritta. Si tratta di una prova unica, da svolgere esclusivamente mediante l’utilizzo di strumenti informatici e piattaforme digitali, anche in sedi decentrate e con più sessioni consecutive non contestuali. Il bando lo si può scaricare dal Portale inPA, all’indirizzo https://www.inpa.gov.it e sul sito ufficiale dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Il candidato dovrà inviare la domanda di ammissione al concorso esclusivamente per via telematica.

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