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Saldi, che guaio: le (s)vendite non decollano: -8% a luglio

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Saldi estivi a Torino. Foto Ansa/Alessandro Di Marco

A un mese dalla partenza i saldi estivi non decollano e si registra un segno negativo dell’8,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’inflazione si mangia i salari e la situazione economica degli italiani non è rosea. La voglia di spendere è poca. Il lavoro è sempre più precario e incerto. A fronte di una realtà del genere è difficile immaginare che i cittadini si precipitino a comprare. Ovvero a fare ciò che già fanno durante tutto il resto dell’anno.

A fare un primo consuntivo sull’andamento delle vendite di abbigliamento e accessori nel periodo dei saldi con l’Adnkronos è Federazione Moda-Italia Confcommercio. Una sorta di rendicontazione che emerge in base a un sondaggio, a livello nazionale, tra i titolari dei negozi di vicinato del settore moda. Al di là, cioè, dei grandi magazzini, dove le vendite sono incessanti, malgrado tutto.

L’andamento di luglio

L’andamento dei saldi, partiti il 6 luglio nelle varie regioni, registrano nel 60% dei casi vendite in calo mentre il restante 40% sono per il 25% stabili e solo per il 15% in crescita. “Le zone turistiche stanno andando meglio anche perché i viaggiatori extra europei possono usufruire della tax free che rende più vantaggioso l’acquisto di capi di lusso” afferma Giulio Felloni, presidente di Federmoda. Quanto ai generi più venduti il sondaggio segnala la maglieria leggera quali magliette a polo, t-shirt, pantaloni e camicie soprattutto di lino (da uomo). Ma anche indumenti leggeri e accessori come borse e scarpe da donna sono risultati particolarmente appetibili.

Le percentuali di sconto, in questo primo mese, sono variate in generale dal 20% al 30% mentre da oggi e per tutto il mese di agosto subiranno ulteriori aumenti fino al – 50%, se dovessero superare questa soglia, invece, tra il 60 e il 70%, “bisogna fare attenzione perché non sono attendibili” raccomanda Felloni. Quanto alle vendite nei centri commerciali, i negozianti che hanno le loro attività all’interno non segnalano grandi differenze rispetto ai negozi nelle vie dello shopping. Sebbene ci sia qualche vendita in più rispetto al recente passato. In quanto la gente è più propensa a frequentare questi luoghi, soprattutto nelle grandi città, dove ci si può rifugiare per sfuggire al grande caldo.

Saldi senza successo

I saldi durano 60 giorni nella maggioranza delle regioni, in alcuni casi un po’ di meno. In altre regioni andranno avanti fino a metà settembre e dunque i commercianti auspicano che nel periodo rimanente possano finalmente decollare le vendite. Anche perché poi ci sarà da pensare, e progettare, al collocamento delle collezioni autunno-inverno sugli scaffali. “Il saldo che si svolge in maniera corretta è un grande vantaggio per il consumatore, consente di vedere nelle vetrine dei negozi di vicinato i prezzi nella massima trasparenza. E poi si possono acquistare prodotti di qualità, nuovi, a prezzi interessanti. Per il mese di agosto è prevista una leggera impennata, speriamo che sia così” sottolinea il presidente Felloni. E invita gli italiani a comprare perché “in un momento come questo, in cui la capacità di spesa è minima, ci si può togliere la voglia di capi belli a prezzi bassissimi“.

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