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L’INPS fornisce alcuni importanti chiarimenti inerenti al riscatto TFS/TFR per dipendenti pubblici. In vigore, infatti, una nuova procedura per l’invio delle domande da parte degli iscritti e degli enti datori di lavoro.

Il riscatto del TFS/TFR permette ai dipendenti pubblici di dare valore a periodi di lavoro non coperti da contributi utili per la pensione. Tale riscatto permette di aumentare l’importo della liquidazione finale o della pensione, compensando eventuali vuoti contributivi.

Riscatto TFS/TFR: cosa è cambiato

Volendo fornire un servizio più efficace e adatto ad ogni esigenza degli interessati, l’INPS fornisce nuovi dettagli sui servizi disponibili. Tra questi si trova la domanda di riscatto ai fini TFS/TFR (solo per gli iscritti all’ex Inadel – Istituto nazionale di assistenza ai dipendenti di enti locali). Altri servizi sono l’eventuale richiesta di anticipata estinzione delle rate residue di riscatto TFS/TFR o la domanda di esonero dal versamento delle rate residue di riscatto (ancora solo per gli iscritti all’ex Inadel). In aggiunta è possibile anche effettuare la registrazione dell’avvenuto pagamento di anticipata estinzione (in questo caso, sia per gli iscritti all’ex Enpas – Ente nazionale previdenza e assistenza ai dipendenti statali – che per gli iscritti all’ex Inadel).

Ancora per il singolo cittadino è possibile effettuare la rinuncia al riscatto TFS/TFR (sia ex Enpas che ex Inadel), Ed infine, il servizio permette anche di consultare le domande inviate (anche in questo caso, sia per gli iscritti ex Enpas che per gli iscritti ex Inadel). Per quanto riguarda l’azienda datore di lavoro, le funzionalità attualmente disponibili sono pressapoco simili a quelle relative al singolo cittadino. Esse riguardano, innanzitutto, la richiesta di riscatto ai fini TFS/TFR (esclusivamente per le amministrazioni statali-iscritti ex Enpas). A questa si aggiunge anche la domanda di anticipata estinzione delle rate rimanenti di riscatto ai fini TFS/TFR (soltanto per le Amministrazioni statali-iscritti ex Enpas).

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Nuove funzioni e nuove necessità

Tra le funzionalità possibili per l’azienda, anche la domanda di esonero dal versamento delle rate rimanenti di riscatto ai fini TFS/TFR (solo per le Amministrazioni statali-iscritti ex Enpas). Alle aziende datrici di lavoro, inoltre, è permesso effettuare una nuova richiesta per il riscatto TFS/TFR o rettificarne una anteriore già inviata (anche in questo casa, soltanto per le Amministrazioni statali-iscritti ex Enpas). Ed in fine, anche il datore di lavoro può consultare le domande spedite (sempre solo per le Amministrazioni statali-iscritti ex Enpas).

Come si può notare, le funzionalità presenti, sia per quanto riguarda il singolo cittadino che per quanto riguarda l’ente datore di lavoro, coprono la varietà di diverse situazioni che si possono presentare. In questo modo è più facile andare incontro ad ogni necessità. Per usufruire della nuova procedura online è sufficiente accedere al sito web INPS, utilizzando le consuete credenziali. Infine, il messaggio n. 2243 sopra citato specifica che la modalità di lavorazione della pratica di riscatto resta invariata. Ad eccezion fatta per le domande provenienti dalle Amministrazioni statali, per cui non è più possibile, come scrive l’INPS: “Modificare i dati specifici della domanda ed occorrerà invece procedere con la nuova funzionalità ‘Accogli con riserva‘ per richiedere all’Amministrazione la modifica dei dati anteriormente immessi“.

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