Esistono condizioni e cause per le quali l’Assegno di Inclusione potrebbe essere sospeso al beneficiario. Importante conoscere le scadenze, dunque, per evitare di incappare in situazioni non previste.
L’Assegno di Inclusione è il sussidio fornito ai cittadini che si trovano in situazioni economiche di difficoltà. Ovviamente il beneficiario, per poterne usufruire, deve rientrare all’interno di parametri che sono stati stabiliti dal Governo. Qualora non si dovessero rispettare termini e scadenze, però, il sostegno può essere sospeso o essere totalmente perso. Il Messaggio INPS n.2132 del 6 giugno 2024 chiarisce che la sospensione avviene in caso di mancata presentazione del beneficiario entro 120 giorni al primo appuntamento presso i centri sociali.
Requisiti per l’Assegno di Inclusione
L’Assegno di Inclusione, che difatti si è andato a sostituire al Reddito di Cittadinanza, è pensato per permettere anche l’accesso al mondo del lavoro con percorsi strutturati per ogni beneficiario. E a fronte di questo presupposto è fondamentale la presentazione presso i centri sociali. A specificare i requisiti per l’assegnazione del sussidio è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. E tra di essi si presuppone che, all’interno del nucleo familiare beneficiario, deve essere presente un componente in condizioni di fragilità. Con quest’ultima s’intende: minorenne, diversamente abile, con più di 60 anni d’età. A questo presupposto si aggiungono precise condizioni economiche e reddituali.
Dopo l’ottenimento dell’idoneità all’Assegno d’Inclusione, il beneficiario deve presentarsi entro 120 giorni presso i servizi sociali, i quali creano un percorso personalizzato per sostenerne l’inserimento lavorativo e sociale. Dunque, la prima motivazione per la quale il sussidio può essere sospeso è che il beneficiario non si presenti entro i tempi prestabiliti e ogni 90 giorni per aggiornare la propria posizione. La piattaforma web SIISL offre un contatore per verificare i giorni trascorsi e l’INPS riporta nel proprio sito web il servizio ‘Assegno di Inclusione (ADI)‘ che riporta l’eventuale sospensione del sostegno.
Come recuperare la sospensione
In merito all’anno 2024 è bene sapere che se la domanda per accedere all’Assegno di Inclusione è stata presentata tra dicembre 2023 e gennaio 2024, il termine dei 120 giorni viene conteggiato dal 26 gennaio 2024. In questo contesto è sapere, che anche nel caso in cui non dovesse arrivare la convocazione da parte dei servizi sociali, come più volte ha chiarito l’INPS, il beneficiario è comunque tenuto a presentarsi. Ed eventualmente (entro i tempi) contattare gli enti per chiarimenti.
A questo proposito è bene specificare che in alcuni casi è possibile rimediare alla sospensione dell’Assegno di Inclusione. Nello specifico se la convocazione da parte dei servizi sociali non è stata inviata correttamente e l’interessato non si è presentato spontaneamente, è possibile presentarsi dopo i 120 giorni per chiedere il recupero del sussidio e per cui verranno corrisposti anche i mesi arretrati. Ancora, se il beneficiario non si è presentato per un giustificato motivo, il contatore dei 120 giorni si ferma ed è riavviato secondo tempi concordati. Invece, se il beneficiario non si è presentato entro 120 giorni senza un giustificato motivo non si può recuperare il sostegno sospeso.
I casi citati riguardano la prima convocazione. Ma l’Assegno di Inclusione può essere sospeso anche nel corso dell’assegnazione per la mancata presentazione ogni 90 giorni. In questo caso, se il beneficiario si presenta spontaneamente, la sospensione può essere recuperata.