Il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha scatenato una dura polemica da parte delle associazioni dei consumatori e di varie amministrazioni comunali sui dehors di bar, locali e ristoranti. “Siamo elaborando – ha dichiarato – all’interno del disegno di legge sulla concorrenza, un provvedimento per rendere strutturali i tavolini all’aperto. I dehors, così che siano anche un elemento di decoro urbano”.
La dichiarazione del ministro è arrivata a margine della Giornata della ristorazione, il 16 maggio. “Su questo provvedimento – ha detto Urso – ci stiamo confrontando con le associazioni settoriali e ovviamente anche con l’Anci, quindi con i Comuni. Pensiamo che possa essere un’occasione per rendere la ristorazione ancora più funzionale alla socialità e a quel decoro urbano che nei centri storici va sempre più affermato“.
In pratica il Governo Meloni ipotizza di inserire nel decreto legge Concorrenza una norma che vada nella direzione di rendere strutturale la normativa sui dehors, i tavolini all’aperto. Così da coniugare la fruizione degli spazi commerciali con quelli culturali e residenziali. “Su questo – ha scritto il ministro Urso su Twitter – siamo al lavoro con l’Anci e le soprintendenze. Affinché la norma possa essere frutto di una condivisione con tutte le parti coinvolte“.
Duro attacco del Codacons
I dehors liberi, però, sostiene il Codacons, associazione dei consumatori, “sono uno stupro ai danni dei centri storici e delle città. E un immenso regalo a bar e ristoranti sulla pelle dei cittadini“. Una bocciatura totale, dunque, del provvedimento che il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato. “Nonostante non sussistano più i presupposti dell’emergenza Covid che avevano permesso a bar e ristoranti di occupare il suolo pubblico con un’invasione selvaggia di pedane e tavolini, il Governo vuole rendere strutturale una misura che ha causato solo caos e degrado” ha detto Carlo Rienzi, presidente del Codacons.
“Dehors, ombrelloni, pedane, tavoli e sedie su strade e piazze arrecano un enorme danno ai cittadini, che restano privi di spazi pubblici e costretti a camminare facendo lo slalom tra le strutture piazzate da bar e ristoranti. Un caos che danneggia anche il decoro urbano e il turismo, rovinando l’immagine delle nostre città agli occhi dei visitatori stranieri. Senza contare l’abusivismo e l’assenza di controlli, che porta spesso all’occupazione di più spazio pubblico rispetto a quello consentito dai regolamenti locali“.
Stoppani (Fipe): “Dehors contrastano il degrado”
Di parere esattamente opposto, ovviamente, il presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani. Sui dehors “è chiaro che siamo favorevoli” ai progetti per renderli strutturali. “Perché si mette mano a un tema molto delicato dove molto spesso c’è la fantasia delle amministrazioni comunali. C’è un tema di desertificazione commerciale. Allora il pubblico esercizio sta diventando uno strumento formidabile di rigenerazione urbana grazie anche alle occupazioni esterne che danno sicurezza, vivibilità, animazione. E contrastano il degrado che si vede nelle zone caratterizzate da desertificazione commerciale” ha osservato Stoppani. Il progetto anticipato dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, aggiunge Stoppani, “ha la finalità di favorire queste occupazioni esterne e semplificare gli adempimenti“. Per il presidente di Fipe, “sta cambiando il modo di usufruire le città“.