L’INPS ha inviato 17mila messaggi (sms o mail) per comunicare lo stop definitivo al reddito di cittadinanza. A questo punto è importante chiarire cosa può e deve fare chi lo ha ricevuto.
Arriva lo stop al reddito di cittadinanza e l’INPS lo ha comunicato inviando ben 17mila sms agli utenti interessati. Per le famiglie che lo hanno ricevuto è importante sapere come comportarsi. Infatti, chi non sarà preso in carico dai servizi sociali ha la possibilità di iscriversi alla piattaforma Siisl per richiedere il Supporto formazione e lavoro.
Quante famiglie dicono ‘addio’ al reddito di cittadinanza
Sono circa 17mila le famiglie italiane ad aver ricevuto il messaggio dell’INPS relativo allo stop del reddito di cittadinanza. A tal proposito, è utile ricordare che il Governo guidato da Giorgia Meloni aveva stabilito che nel 2023 il sussidio avrebbe potuto essere erogato al massimo per sette mensilità a tutte le famiglie (occupabili) senza minorenni, over 60 o con persone diversamente abili. Ma per chi ha ricevuto il messaggio lo scorso 27 settembre 2023 l’accesso al reddito sarà stoppato da ottobre dello stesso anno. Già negli scorsi mesi, circa 159mila famiglie italiane avevano ricevuto la comunicazione da parte dell’INPS. Di queste, 47mila erano poi state prese in carico dai servizi sociali. Secondo quando comunicato dall’INPS saranno altre 23mila le famiglie che perderanno il reddito di cittadinanza entro il 2023.
Per le famiglie con difficoltà i servizi sociali possono comunicare fino al 31 ottobre la presa in carico. La lista dei beneficiari, in questo caso, dipende dai criteri elaborati dal Ministero del Lavoro. La situazione cambia per le famiglie dette ‘occupabili‘ (ndr.). In questo caso il sussidio potrà essere richieso fino al 31 dicembre 2023 e poi, rispettando i requisiti, potrà essere richiesto l’Assegno di inclusione. Questo fa riferimento alle famiglie con almeno un minore, con persone over 60 o con persone diversamente abili. A questo punto è importante sapere come deve comportarsi chi ha ricevuto il messaggio (o per sms o per mail) da parte dell’INPS.
Cosa fare dopo il messaggio da parte dell’INPS
Lo stop del reddito di cittadinanza annunciato dall’INPS può essere gestito principalmente con un’opzione. Ovvero, si può fare richiesta per il Supporto per la formazione e il lavoro, che prevede un assegno da 350 euro al mese fino a 12 mesi per coloro che seguono i corsi di formazione proposti. Per richiedere questo particolare sussidio, si può fare domanda direttamente sulla piattaforma Siisl. Il requisito richiesto è avere un Isee familiare al di sotto dei 6mila euro. Per chi si iscrive a questa piattaforma è necessario compilare la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, autorizzando a trasmettere i propri dati ai centri per l’impiego e alle agenzie per il lavoro.
Inoltre, dopo aver completato l’istruzione dell’obbligo o essersi iscritti ai corsi per adulti che servono per completarla, è possibile inoltrare la richiesta. Dopo aver fatto l’accesso si sottoscrive il Patto di attivazione digitale. Di conseguenza, è prevista la convocazione presso un centro per l’impiego o agenzia del lavoro per firmare il Patto di servizio personalizzato. Il sussidio effettivo partirà con l’inizio dei tirocini, dei corsi di formazione o dei progetti utili alla collettività, e sarà erogato fino al termine di queste attività. Il sussidio si perde in automatico quando si interrompe l’attività, se ne salta una o si rifiuta una proposta di lavoro.