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Dopo la sospensione del Reddito di Cittadinanza si apre la possibilità di poter richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro. Tuttavia, vale la pena precisare in che modo è possibile ottenere questo sussidio.

Il nuovo Governo presieduto dalla Premier Giorgia Meloni ha previsto uno stop al sussidio economico rivestito dal Reddito di Cittadinanza. La misura è entrata in vigore ad agosto 2023 con riferimento speciale ad alcuni nuclei familiari. Lo sospensione, infatti, è arrivata per le famiglie con membri occupabili, ovvero con un’età ‘da lavoro’ compresa tra i 18 e i 59 anni. Tuttavia è bene chiarire che, dal primo settembre 2023, sarà attiva una nuova misura di sostegno che prende il nome di Supporto per la formazione e il lavoro. Capiamo, allora, come fare domanda.

Cos’è il Supporto per la formazione e il lavoro

Tra le misure introdotte dal Governo Meloni il Supporto per la formazione e il lavoro che sarà attivo a partire dal primo giorno di settembre. Il nuovo sostegno è introdotto dal Decreto Lavoro 2023 ed in qualche modo va a sopperire o sostituire il Reddito di Cittadinanza. Nello specifico si tratta di un contributo di 350 euro al mese, che potrà essere richiesto per un massimo di 12 mesi e in maniera non rinnovabile. La novità portata attraverso questa nuova misura consiste nel fatto che, oltre al contributo economico, i cittadini richiedenti potranno accedere a programmi di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro.

Per effettuare la domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro, secondo quanto previsto dalla bozza del decreto attuativo della legge inviata alla Conferenza Stato Regioni, il primo passo è la presentazione della domanda all’Inps. La domanda deve essere inoltrata direttamente sul portale mediante l’utilizzo dello Spid, della Carta d’Identità Elettronica o della Carta Nazionale dei Servizi. In alternativa si può richiedere il supporto di patronati o Caf. Dopo la presentazione della domanda, sarà notificato al richiedente l’obbligo di iscrizione al Siisl (Sistema Informativo per l’Inclusione sociale e lavorativa). La piattaforma, non ancora attiva, sarà operativa dal primo settembre.

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Come ottenere il contributo

Dopo l’iscrizione al Sistema sarà possibile sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad), necessario per ottenere il contributo previsto dal Supporto per la formazione e il lavoro. In seguito verrà effettuata una verifica dei dati Isee, con controlli successivi che si prevedono in maniera periodica. Dopo la verifica da parte dell’Inps dei dati del richiedente, si potrà procedere con la firma del Pad. Solo dopo questo step finale, il Siisl invierà la domanda direttamente all’Inps. Per ottenere concretamente il beneficio, però, il richiedente dovrà recarsi presso un Centro per l’Impiego dove dovrà sottoscrivere il patto di servizio aderendo ad un programma di politiche attive.

Infine, il beneficiario sarà tenuto a comunicare al Centro per l’Impiego, al massimo ogni 90 giorni e anche telematicamente, il proprio stato di attivazione. Vale la pena precisare, inoltre, che qualora il beneficiario dovesse rifiutare una proposta di lavoro a tempo indeterminato con retribuzione non inferiore ai minimi salariali dei contratti collettivi e un tempo di lavoro non inferiore al 60% dell’orario pieno, il Supporto decade. Per quanto riguarda un contratto a tempo determinato, invece, il luogo di lavoro non deve distare più di 80km dal domicilio del beneficiario.

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