L’INAIL ha messo a disposizione delle imprese oltre 400 milioni di euro a fondo perduto a favore delle imprese anche individuali, allo scopo di finanziare le spese già sostenute (o da sostenere) per l’acquisto di apparecchiature ed attrezzature da utilizzare per la sanificazione degli ambienti di lavoro, per l’isolamento o il distanziamento sociale dei lavoratori, per il controllo termosanitario durante gli accessi ai luoghi di lavoro utili per la rilevazione degli indicatori di un possibile contagio.
Tale fondo è stato previsto nel DL Rilancio e segue quello già erogato dall’INAIL a Invitalia di 50 milioni con il D.L. 17 marzo 2020 n. 18 ed è stato finanziato dai Fondi del Bando ISI, sospeso per l’anno 2019.
A tale fondo potranno accedere tutte le aziende, anche individuali, e l’importo massimo erogabile a fondo perduto è di 15mila euro per le aziende fino a 9 dipendenti, 50mila per le aziende da 10 a 50 dipendenti, 100 mila per le aziende con oltre 50 addetti.
Il DL Rilancio, inoltre, accorda anche al terzo settore l’estensione del credito d’imposta del 50% fino ad un massimo di 20mila euro per ogni beneficiario, per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro.
Unica regola da osservare: tali fondi non sono compatibili con altre agevolazioni previste per questa tipologia di spese.
La procedura per ottenere i finanziamenti è automatica tramite trasferimento dei fondi ad Invitalia e indicazioni dell’INAIL. Ovviamente tutti i dispositivi e sistemi acquistati devono rispettare i criteri di sicurezza indicati dalle competenti Autorità.
Allo stato non è dato sapere per quanto tempo si dovranno osservare le regole sul distanziamento sociale o la sanificazione periodica dei luoghi di lavoro o tutte le altre misure anti-contagio per ridurre i rischi di una nuova pandemia. E l’osservanza da parte delle aziende e dei datori di lavoro in generale dovrà essere rigorosa anche perché le infezioni da coronavirus contratte nei luoghi di lavoro sono considerate come infortuni sul lavoro, con tutte le conseguenze del caso.