L’INPS, con il Messaggio n. 3449 del 2019, ha comunicato agli interessati l’avvio del progetto “INPS per tutti” a partire dal 9 ottobre 2019, che ha lo scopo di rendere più accessibili, e conseguentemente più effettive e concrete, tutte le prestazioni cui gli utenti più bisognosi ed emarginati (i c.d. burocraticamente esclusi) abbiano diritto.
Ecco il testo integrale del Messaggio 3449/2019.
L’Istituto, da diversi anni, adotta scelte organizzative volte a differenziare l’offerta di servizi ai Cittadini e ad anticiparne le istanze.
L’idea di un progetto denominato “Inps PER tutti” nasce dalla volontà di rendere più accessibili e, dunque, effettive, concrete ed esigibili tutte le prestazioni cui gli utenti abbiano diritto.
L’esperienza dimostra, infatti, che detti strumenti spesso non raggiungono proprio i soggetti che ne hanno più bisogno, i c.d. “burocraticamente esclusi”, o comunque persone a vario titolo in difficoltà (ad esempio, per disagio personale, digital divide, emarginazione geografica).
Le finalità del progetto
L’intento dell’Istituto è, dunque, quello di promuovere azioni mirate, raggiungendo i soggetti più poveri ed emarginati, recandosi nei luoghi in cui gli stessi si trovano, in modo da poter offrire loro supporto, individuare i loro bisogni e le eventuali prestazioni a loro spettanti, sino a raccogliere le relative domande in perfetta coerenza con quanto previsto dal D.L. n. 4/2019 (convertito dalla legge n. 26/2019), che ha istituito, a decorrere dal mese di aprile 2019, il Reddito di cittadinanza (Rdc) quale misura fondamentale di politica attiva del lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, nonché atta a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione e alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro. Il Rdc e la Pensione di cittadinanza, per i nuclei composti da soggetti anziani, costituiscono, infatti, livello essenziale delle prestazioni che lo Stato e, quindi l’Inps, deve assicurare nei limiti delle risorse disponibili.
Chi sono i destinatari del progetto INPS per tutti
L’azione si articolerà in una serie di progetti, accomunati dallo slogan “Inps PER tutti”, partendo dalle fasce più deboli, quali, a mero titolo esemplificativo:
- persone in stato di povertà assoluta, senza tetto o senza fissa dimora;
- abitanti di Comuni distanti dagli uffici dell’Inps;
- utenti non consapevoli dei propri diritti.
L’originalità dell’iniziativa, nel solco di altre operazioni già condotte dall’Inps per intercettare il bisogno dell’utenza finale, sta nel fatto che, grazie a “Inps PER tutti”, non sono i cittadini a cercare l’Istituto, ma è l’Inps a raggiungerli, realizzando e gestendo una rete con le altre Istituzioni ed utilizzando procedure e strumenti di interoperabilità.
Rendere effettivi, concreti ed esigibili gli strumenti di assistenza e di contrasto alla povertà significa in primo luogo individuare forme di coinvolgimento il più possibile dirette. In questo senso l’Inps, grazie alla sua presenza nella vita di tutti i cittadini ed alla capillarità territoriale, può giocare un ruolo chiave di MOLTIPLICATORE, un moltiplicatore di valori e servizi che diventa anche moltiplicatore di opportunità, capofila di un sistema di supporto alle fasce più bisognose della popolazione.
Il primo progetto: contrasto alla povertà
Il primo progetto che s’intende avviare riguarda il contrasto alla povertà. Al riguardo, si evidenzia che il fenomeno della povertà, presente su tutto il territorio nazionale, è particolarmente radicato nelle realtà cittadine metropolitane.
In via sperimentale e in prima battuta, saranno quindi coinvolte le Sedi Inps di Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino, all’interno di un’ampia sinergia con i Comuni, che vantano le professionalità degli operatori sociali, nonché delle associazioni di volontariato, che hanno maturato l’esperienza operando sul territorio in favore delle predette categorie di soggetti bisognosi.
In tali città, in cui prenderà avvio la sperimentazione, l’Istituto intende promuovere, da subito, iniziative in favore dei cittadini senza fissa dimora, allo scopo di consentire la diffusione del Reddito di cittadinanza e delle altre prestazioni erogate dall’Inps.
Le collaborazioni con l’ANCI
A questo scopo, sono previste collaborazioni con l’ANCI, i Comuni e le organizzazioni ed associazioni caritatevoli, che saranno formalizzate mediante stipula di protocolli/accordi quadro tra l’Inps (Direzioni regionali e/o di coordinamento metropolitano) e le singole Regioni o Comuni, in cui vengano definiti i principi e le regole condivise affinché, a livello locale, venga assicurata e conservata l’unicità degli obiettivi e l’uniformità dei comportamenti, dei processi e delle attività fondamentali.
Le finalità degli accordi
Gli accordi avranno l’intento di rimuovere gli ostacoli, anche burocratici, che impediscono o ritardano l’accesso alle prestazioni a contrasto della povertà, consentendo la piena tutela dei bisogni sociali ed economici del singolo e delle famiglie.
Nell’ambito degli accordi verranno, poi, disciplinati gli accessi degli operatori dell’Inps presso le strutture individuate per svolgere attività di consulenza, fornire assistenza per il rilascio del PIN e per l’inoltro della domanda.
Al riguardo, sono già stati sottoscritti un accordo di collaborazione, ai sensi dell’articolo 15 della legge n. 241/1990, tra la Direzione di coordinamento metropolitano di Roma e il Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, un accordo tra la Direzione di Coordinamento metropolitano di Napoli, il Comune di Napoli e Alleanza contro la povertà, un accordo tra l’Inps e il Comune di Torino. Infine, nel mese di settembre, sono stati sottoscritti un accordo tra la Direzione regionale Emilia Romagna, il Comune di Bologna e la città metropolitana di Bologna e un accordo tra la Direzione regionale Puglia e il Comune di Bari.
Il Comune di Milano e l’Inps, sin dal 2017, operano congiuntamente in forza di un accordo che prevede l’attivazione di Punti di consulenza, prioritariamente presso i Municipi ovvero presso altri spazi comunali destinati al contatto con i cittadini, presso i quali possono essere erogati servizi sulla scorta delle specifiche modalità concordate tra le parti. Tale accordo è stato oggetto di rinnovo lo scorso mese di giugno.
I potenziali beneficiari delle prestazioni assistenziali
Nell’ambito del progetto “Inps PER Tutti”, i potenziali beneficiari Rdc o di altre prestazioni assistenziali saranno intercettati direttamente nei luoghi in cui tipicamente sono soliti ritrovarsi (ad esempio, nelle mense, nelle stazioni e terminal di viaggio delle principali città italiane).
A tal fine, verranno messe a disposizione unità mobili e/o gazebo con la presenza di personale dell’Istituto, Assistenti Sociali dei Comuni e Volontari delle associazioni/Federazioni che avranno stipulato accordi con l’Inps per la realizzazione di “Inps PER Tutti”. L’Istituto fornirà adeguata formazione al personale dei Comuni affinché, con il supporto degli operatori dell’Inps, attraverso la somministrazione di un questionario dinamico, siano individuati i potenziali fruitori di prestazioni.
Lo schema da utilizzare
Gli accordi potranno essere sottoscritti a livello territoriale utilizzando lo schema allegato (Allegato 1), con soggetti pubblici o associazioni no profit, salvo che non siano inserite, tra gli impegni dell’Istituto previsti negli stessi documenti, attività che comportino modifiche alle procedure informatiche ordinarie dell’Inps, scambi dati tra le Parti o qualunque altro impegno da cui possano derivare oneri per l’Istituto: in tal caso sarà necessaria una preventiva valutazione da parte delle competenti Strutture della Direzione generale.
Le unità mobili saranno dotate di PC per il rilascio dei Pin e per la ricezione delle domande, previa la compilazione dei questionari digitali.
Le Direzioni territoriali interessate, anche al fine di rendere disponibili gli elementi identificativi del progetto e le postazioni secondo le necessità rappresentate, avranno cura di comunicare il calendario delle iniziative con congruo anticipo, mediante messaggio di posta elettronica istituzionale alle Direzioni centrali proponenti il presente messaggio. Qualora fosse necessaria la postazione mobile dell’Istituto, la relativa richiesta dovrà essere inoltrata almeno quindici giorni prima, evidenziando gli spazi disponibili al fine di individuare la tipologia di postazione più adatta.
Si invita a valutare la possibilità di conferenze stampa e comunicati stampa in occasione dell’avvio dell’operatività delle convenzioni.
Seguiranno ulteriori informazioni ed indicazioni riguardo alle iniziative di comunicazione.
Si allega breve presentazione della campagna comunicativa (Allegato 2).
Il questionario per ottenere le prestazioni
In particolare, il questionario sarà mirato a conoscere l’esistenza del diritto a ricevere le seguenti prestazioni:
- Reddito/pensione di cittadinanza previo ISEE/DSU;
- Assegno familiare dei Comuni;
- Assegno di maternità dei Comuni;
- BONUS bebè;
- Premio nascita;
- Bonus Asilo nido;
- NASpI;
- Assegno sociale;
- Invalidità civile (in corso d’implementazione).
Si tratta di un prodotto dinamico e interattivo, che guiderà l’utente in un percorso consulenziale automatizzato, ma personalizzato a seconda delle esigenze e delle esperienze dell’utente finale. Infatti, a seconda della valorizzazione del “Si” oppure del “No” nella risposta, l’utente sarà indirizzato verso una prestazione piuttosto che un’altra.
Il questionario è disponibile al seguente URL in ambiente internet:
https://servizi2.wmo.inps.it/servizi/InpsPerTutti/index.aspx
L’avvio del progetto sperimentale: 9 ottobre 2019
In via sperimentale il prodotto sarà in uso agli utenti interessati (personale dei Comuni, servizi sociali, associazioni di volontariato e del terzo settore, ecc.), dandone la massima diffusione negli ambiti di azione dei protocolli e degli accordi che verranno stipulati per “Inps PER tutti” e costituisce uno strumento di valutazione, anche multidimensionale, che potrà consentire all’assistente/operatore sociale di effettuare la presa in carico per le specifiche finalità di competenza.
Il progetto sarà avviato su tutto il territorio nazionale in data 9 ottobre 2019, tempestivamente saranno comunicati i luoghi e gli orari settimanali nei quali sarà garantita la presenza degli operatori dell’Inps e di quelli di Comuni e associazioni aderenti all’iniziativa. Al termine della fase sperimentale e verificati gli esiti del progetto, si valuterà se rendere accessibile il questionario mediante autenticazione o se pubblicarlo sul portale come strumento di self assessment.
(fonte: INPS)