È stato pubblicato sulla G.U. del 3 settembre scorso il decreto 4 luglio 2019 del Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero delle Politiche Agricole, il Ministero della Giustizia e il Ministero dell’Interno dedicato proprio al contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.
Vediamo insieme i punti salienti.
Costituzione del Tavolo operativo e funzioni
Innanzi tutto viene costituito un Tavolo operativo che avrà come scopo la definizione di una nuova strategia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento del lavoro in agricoltura che avrà le seguenti funzioni:
a) predisposizione del Piano triennale che individua le principali linee di intervento;
b) indirizzo e programmazione delle attività istituzionali finalizzate al contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura;
c) monitoraggio sull’attuazione degli interventi previsti dal Piano triennale;
d) monitoraggio sull’attuazione della legge n. 199 del 4 novembre 2016;
e) coordinamento delle azioni intraprese dalle diverse istituzioni attraverso la gestione condivisa degli interventi volti alla prevenzione del fenomeno, ferme restando le competenze delle Forze di polizia e dell’Autorità di pubblica sicurezza ai sensi della legge 1° aprile 1981, n. 121;
f) condivisione delle buone prassi sperimentate a livello locale e loro possibile riproduzione in altre realtà territoriali;
g) condivisione e confronto sulla programmazione dei pertinenti Fondi europei per il finanziamento di azioni di prevenzione e contrasto al caporalato;
h) elaborazione di proposte normative relative al contrasto e alla prevenzione del fenomeno;
i) collaborazione con la Cabina di regia e con le sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità.
Composizione del Tavolo operativo
Il Tavolo operativo sarà presieduto dal Ministro del Lavoro (o da un suo delegato), da rappresentanti del Ministero dell’Interno, del Ministero della Giustizia, del Ministero delle Politiche agricole, del Minsitero delle Infrastrutture, dell’ANPAL, dell’INL, dell’INPS, del Comando dei Carabinieri per la tutela del lavoro, del Corpo della Guardia di Finanza, da un rappresentante delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano ed infine da un rappresentante dall’ANCI.
Durata del TavoloIl Tavolo sarà operativo per 3 anni dalla sua costituzione con possibilità di proroga per un ulteriore triennio, e si riunirà almeno 3 volte l’anno. |
Organizzazione del Tavolo
1. Il Tavolo è organizzato in sei gruppi di lavoro, ognuno dei quali è coordinato da un’Amministrazione capofila, competente ratione materiae. Tali gruppi sono funzionali alla programmazione strategica, nell’ambito del Piano triennale di interventi di cui contribuiscono alla redazione, per quanto di competenza, di azioni afferenti alle seguenti macro-aree di intervento.
Macro aree di intervento
a) gruppo 1 – Prevenzione, vigilanza e repressione del fenomeno del caporalato, coordinato dall’INL, ferme restando le competenze delle Forze di polizia e dell’Autorità di pubblica sicurezza ai sensi della legge 1° aprile 1981, n. 121;
b) gruppo 2 – Filiera produttiva agroalimentare, prezzi dei prodotti agricoli, coordinato dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo;
c) gruppo 3 – Intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e valorizzazione del ruolo dei Centri per l’impiego, coordinato dall’ANPAL;
d) gruppo 4 – Trasporti, coordinato dalla Regione Basilicata;
e) gruppo 5 – Alloggi e foresterie temporanee, coordinato dall’ANCI;
f) gruppo 6 – Rete del lavoro agricolo di qualità, coordinato dall’INPS.
Il monitoraggio e l’organizzazione
2. I gruppi di lavoro, nell’ambito della materia di loro competenza, esercitano il monitoraggio sull’attuazione del Piano triennale di interventi definito dal Tavolo.
3. Ognuno dei coordinatori stabilisce l’organizzazione e le modalità di funzionamento nonché la programmazione dei lavori dei singoli gruppi. L’adesione ai gruppi è aperta anche a soggetti diversi da quelli designati per la partecipazione ai lavori del Tavolo.
4. I componenti di un determinato gruppo hanno la facoltà di partecipare ai lavori degli altri gruppi, compatibilmente con le proprie funzioni istituzionali. Saranno indette apposite riunioni dei coordinatori dei diversi gruppi di lavoro al fine di addivenire, per le rispettive parti di competenza, alla redazione del Piano triennale di cui all’art. 1. I coordinatori relazionano periodicamente al Tavolo sullo stato delle attività svolte dai singoli gruppi di lavoro.
La segreteria
5. La segreteria del Tavolo, assicurata dalla Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha il compito di agevolare la partecipazione, coordinando adeguatamente la programmazione degli incontri, dei quali deve essere preventivamente informata.
6. I coordinatori dei diversi gruppi di lavoro hanno comunque la facoltà di riunirsi in caso di
Si rinvia per tutte le altre informazioni al testo integrale del decreto ministeriale disponibile cliccando sul link.
(Fonte: Gazzetta Ufficiale)