È disponibile da ieri il servizio online INPS per presentare domanda di accesso all’anticipo finanziario a garanzia pensionistica, cioè l’ Ape Volontario.
L’utente, tramite il suddetto servizio, una volta ottenuta la certificazione del diritto all’ Ape Volontario e utilizzando l’identità digitale SPID (almeno di secondo livello, potrà inoltrare domanda all’Istituto.
Come è noto l’Ape Volontario è il prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia, erogato dalla banca in quote mensili per 12 mensilità, che il beneficiario otterrà alla maturazione del diritto (in caso di morte del richiedente provvede la compagnia di assicurazione alla copertura).
A tale operazione hanno dato adesione, finora, Intesa San Paolo (per le banche) e per le assicurazioni, Unipol e Allianz.
Possono accedere all’ Ape Volontario i lavoratori dipendenti pubblici e privati, gli autonomi e gli iscritti alla Gestione Separata. In pratica, coloro che hanno maturato il requisito per l’Ape Volontario tra il 1° maggio 2017 (come previsto dalla L.n. 232/2016) e il 18.10.2017, avranno tempo fino al prossimo 18 aprile per richiedere l’ Ape (anche le mensilità arretrate).
L’Istituto, si rammenta, lo scorso febbraio aveva anche attivato una piattaforma online che consentiva di simulare il costo dell’ Ape volontario ed effettuare altresì la richiesta della certificazione dei requisiti.
La domanda di Ape Volontario, che comprende la domanda di pensione di vecchiaia, la domanda di finanziamento, la domanda di assicurazione e l’istanza di accesso al fondo, da liquidare al raggiungimento dei requisiti di legge, non è revocabile.
Nell’istanza, precisa l’INPS, il richiedente deve indicare, tra gli aderenti, sia l’istituto finanziatore cui richiedere il prestito sia l’impresa assicurativa alla quale richiedere la copertura del rischio di premorienza. Inoltre, in caso di concessione del prestito, dal momento in cui il contratto è reso disponibile online al richiedente decorrono i termini di 14 giorni per esercitare il diritto di recesso.
Dopo poche ore dalla messa on line del servizio sono arrivate le prime 100 domande di Ape Volontario, provenienti un po’ da tutta Italia, di cui il 15% da parte di donne, con durata di 34 mesi e di circa 1100 euro di importo mensile.
L’INPS, poi, con il Messaggio n. 1604 del 2018 (v. anche Allegato 1 al Messaggio 1604/2018) ha fornito anche le indicazioni in merito ai criteri e alle modalità di recupero dell’ Ape Volontario.
IN SINTESI:
Quali sono i requisiti che si devono possedere per richiedere l’ Ape Volontario?
Sono i seguenti:
- Il richiedente deve avere almeno 63 anni di età;
- Essere a non più di 43 mesi di distanza dalla pensione di vecchiaia (tenuto conto dell’adeguamento dei requisiti di quest’ultima alla variazione della speranza di vita).
- 20 anni di contributi.
Quando scade l’Ape volontario?
I termini di adesione sono stati estesi dalla legge di bilancio 2018 fino al 31 dicembre 2019.
Il requisito contributivo di 20 anni può essere maturato presso qualsiasi gestione Inps, considerando anche i contributi accantonati all’estero?
I contributi devono essere maturati in una delle gestioni dell’Istituto, senza possibilità di ricorrere al cumulo previsto dall’articolo 1, comma 239, della legge 228/2012.
Non sono computati i contributi maturati presso ordinamenti previdenziali stranieri, anche se europei o di Stati in convenzione internazionale con l’Italia, a differenza dell’Ape sociale.
Qual è la misura minima e massima dell’Ape?
- minimo di 150 euro;
- massimo variabile in base alla durata (tra 75% e 90% della pensione maturata al momento della presentazione della domanda).
In caso di premorienza del richiedente, la pensione ai superstiti subirà per 20 anni le trattenute del piano di ammortamento sottoscritto dal contribuente?
No, perché in caso di premorienza del richiedente si attiverà la polizza assicurativa che coprirà i costi di finanziamento senza lasciare alcun debito residuo agli eredi.