La Sezione Lavoro della Corte Suprema di Cassazione, con la sentenza 7097 del 2018, ha reso il seguente principio di diritto: “il datore è corresponsabile se non si attiva per impedire la lesione a danno di un lavoratore. Nello specifico il Comune era stato condannato in solido con il diretto responsabile (l’autista del sindaco) di una molestia sessuale su una collega. Il comune però può rivalersi sul dipendente con un’azione di manleva” (Dal Quotidiano del Diritto del Sole 24 Ore del 23.3.2018).
Vediamo insieme i fatti di causa di cui alla sentenza 7097/2018.
La Corte d’Appello di Genova, con la sentenza 1220 del 2013, pronunciando sulla impugnazione proposta da … nei confronti del Comune di Carrara e di … condannava il suddetto Comune a pagare alla lavoratrice a titolo di risarcimento danni l’ulteriore somma di euro 15.000,00 (quantificata ai valori attuali), oltre interessi legali sulla somma annualmente rivalutata dalla data della sentenza al saldo. Condannava … a rifondere al Comune di Carrara il 60% della somma predetta pari ad euro 9.000,00, oltre accessori. Condannava il … a rifondere al Comune di Carrara il 60% delle somme già riconosciute come dovute a … in forza della sentenza di primo grado.
Il Tribunale aveva dichiarato la responsabilità del Comune di Carrara, datore di lavoro di …, per la violazione dell’art. 2087 c.c., condannandolo al risarcimento dei danni dalla stessa subiti liquidati a titolo di danno non patrimoniale nella somma di euro 5.532,00, a titolo di indennità temporanea assoluta nella somma di euro 2.100,00, a titolo di indennità temporanea parziale nella somma di euro 940,00 oltre interessi legali per il periodo dal luglio 2000 al 27 giugno 2012 calcolati sul capitale devalutato al luglio 2000 ed annualmente rivalutato secondo gli indici Istat sino alla data della sentenza, nonché alla rivalutazione ed interessi legali sulla somma annualmente rivalutate dalla sentenza al saldo.
Dall’istruttoria svolta era risultato che la lavoratrice, nel corso del rapporto lavorativo, aveva subito una serie di comportamenti vessatori posti in essere da colleghi e superiori qualificabili come mobbing. La stessa, inoltre, aveva subito l’… una molestia sessuale da parte di altro dipendente tale … (autista del sindaco).
In relazione a tale episodio la lavoratrice aveva sporto denuncia senza che pero l’Amministrazione si fosse attivata per perseguire disciplinarmente il dipendente e per prevenire il compimento di ulteriori condotte dello stesso carattere.
Per la cassazione della sentenza d’appello ha proposto ricorso per cassazione … che è stato rigettato dalla Corte Suprema.