Fondi per la cassa integrazione guadagni e mobilità:
Nella ripartizione delle risorse finanziarie sono stati destinati Fondi per la cassa integrazione guadagni e la mobilità in deroga come stabilito dal decreto interministeriale (Lavoro ed Economia) e di cui vi abbiamo già parlato nei giorni scorsi.
Vi proponiamo quindi per approfondire l’argomento un articolo pubblicato oggi (15.1.2016) dal Sole 24 Ore (Firma: Matteo Prioschi; Titolo: “CIG e mobilità, arrivano i fondi”).
Ecco l’articolo.
Ripartite le risorse finanziare a copertura delle esigenze residue per la cassa integrazione e la mobilità in deroga del 2015. Con il decreto interministeriale Lavoro-Economia, sono stati messi a disposizioni delle Regioni, che ne avevano fatto richiesta, complessivamente 433.200.489 euro.
Questo provvedimento, sottolinea il ministero del Lavoro in un comunicato, «è stato adottato con circa quattro mesi di anticipo rispetto a quello dello scorso anno concernente la medesima finalità riferita al 2014 e, di conseguenza, consente a chi è in attesa del pagamento di poterlo ricevere più rapidamente». Il finanziamento degli ammortizzatori in deroga negli ultimi anni è avvenuto con più provvedimenti. La legge 92/2012 (riforma Fornero del mercato del lavoro), oltre a stabilire una progressiva riduzione dei fondi destinati a questi strumenti, ha previsto la possibilità di concedere nuovi trattamenti o prorogare quelli esistenti. Da ultimo, il decreto legge 185/2015 ha incrementato di 400 milioni a questo fine il Fondo sociale per l’occupazione e formazione.
In base ai criteri stabiliti con il decreto interministeriale 83473/2014, la cassa integrazione in deroga nel 2015 poteva essere erogata per un periodo massimo di 5 mesi nell’arco dell’anno, mentre per la mobilità in deroga la durata massima standard era di 6 mesi, fruibile solo da lavoratori che avevano già beneficiato dello stesso strumento per non più di tre anni.
Sempre con il decreto annunciato ieri dal ministero del Lavoro sono stati individuati i massimali (pari al 5% delle risorse riportate nella tabella a fianco) entro cui le Regioni possono disporre Cig e mobilità in deroga anche senza rispettare i criteri generali individuati con il decreto 83473/2014. Sempre a questo riguardo, peraltro, nei giorni scorsi l’Inps, con il messaggio 54/2016, ha dato notizia dell’ulteriore riparto dei fondi in base al decreto 90973/2015 del mese di luglio.
Gli ammortizzatori sociali in deroga sono stati rifinanziati anche per il 2016. Il comma 304 della legge di Stabilità (legge 208/2015) ha previsto 250 milioni di euro a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione. Quest’anno la cassa in deroga può essere concessa per non più di tre mesi, mentre la mobilità in deroga non può superare i quattro mesi (e solo per i lavoratori che ne hanno già beneficiato per almeno tre anni anche non continuativi). Confermata la possibilità che le Regioni concedano gli ammortizzatori anche non rispettando i criteri generali per importi non superiori al 5% delle risorse assegnate (o coprendo integralmente la differenza se si supera la soglia).
In base ai dati diffusi ieri dall’Inps, le ore di cassa in deroga autorizzate nel 2015 sono state 97,5 milioni, in calo del 58,9% rispetto ai 237,1 milioni del 2014. Il miglioramento maggiore è stato registrato nell’edilizia, con un calo di quasi il 73 per cento.