Blocco assunzioni Comuni
La Legge di Stabilità 2015 (L.n. 190/2014) ha ridotto le possibilità di assunzione di personale per il 2015 – 2016 nei Comuni o nelle Unioni. Inoltre la medesima Legge prevede anche numerosissimi vincoli come quello che potranno essere assunti (sempre nel medesimo periodo) esclusivamente i vincitori dei concorsi precedentemente conclusi e i dipendenti delle Province collocati in sovrannumero.
Tale materia è stata da ultimo “regolamentata” dalla circolare n. 1 del 2015 del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione e del Ministero per gli affari regionali e le autonomie, i quali hanno fornito le linee guida in materia di attuazione delle disposizioni in materia di personale e di latri profili connessi al riordino delle funzioni delle province e delle città metropolitane (art. 1, commi da 418 a 430, della L.n. 190/2014) tra l’altro fornendo una interpretazione a maglie strette dei vincoli contenuti nella Legge di Stabilità 2015. Tale interpretazione non è piaciuta all’ANCI che ha chiesto sia per i Comuni che per le Unioni l’ampliamento della possibilità di poter procedere all’assunzione di personale a tempo indeterminato che possieda le qualifiche necessarie per garantire lo svolgimento delle funzioni essenziali.
Tuttavia anche la Circolare n. 1/2015 non è del tutto chiara, poiché lascia spazio ad ambiguità che di certo non semplificano la situazione, ed infatti al suo interno si legge quanto segue: “il legislatore vincola gli enti a destinare il 100% del turn over alla mobilità del personale degli enti di area vasta, salvaguardando l’assunzione dei vincitori esclusivamente a valere sulle facoltà ordinarie di assunzione» e facendo salve le possibilità di trasformare a tempo indeterminato il part time dei dipendenti” ma anche che “rimangono consentite le assunzioni, a valere sui budget degli anni precedenti, nonché quelle previste da norme speciali”, ed ancora “per il personale infungibile l’eventuale assunzione anche di idonei, nel rispetto delle procedure di autorizzazione previsti dalla normativa vigente, non può superare la percentuale di turn over consentita secondo il regime ordinario”.
Appare dunque necessario un ulteriore chiarimento della materia e dell’applicazione delle norme della Legge anche perché la sanzione prevista in caso di inosservanza del dettato normativo è costituita dalla “nullità” dell’assunzione con conseguente responsabilità per danni della pubblica amministrazione. La soluzione pertanto deve essere trovata in tempi rapidissimi anche perché in tantissime amministrazioni comunali occorre procedere all’assunzione di personale proprio per consentire l’erogazione di servizi essenziali