Quaderno INAIL su danno biologico:
di ricerca dal titolo “Danno biologico: monitoraggio, criticità e prospettive d’interesse medico-legale a dieci danni dall’introduzione della nuova disciplina”, che troverete in calce al presente articolo. Il testo, come si legge nel comunicato, analizza il sistema di tutela degli infortuni e delle malattie professionali come innovato dal D.Lgs. n. 38/2000, alla luce delle risultanze dell’apparato di monitoraggio attivato dall’Istituto da oltre un decennio.
Lo studio – informa l’INAIL – ha lo scopo di verificare il grado di attuazione dei vari strumenti che hanno regolato l’introduzione del danno biologico nel sistema indennitario dell’Istituto. Sono proposti e analizzati i dati della casistica ultradecennale, ripercorse le novità legislative che hanno arricchito e modificato il sistema nel periodo in esame e formulate proposte di integrazione delle attività e procedure INAIL. Fino al 2000 il sistema di tutela degli infortuni e delle malattie professionali è stato disciplinato dal T.U. ne. 1124 del 1965.
Successivamente il decreto legislativo n. 38 del 23 febbraio 2000 ha introdotto il “danno biologico”. Dal 1904 al 2000 l’oggetto della tutela è rimasto praticamente immutato, come ha spiegato il dr. Patrizio Rossi medico INAIL e autore della pubblicazione, poi, con l’introduzione del danno biologico c’è stato un cambiamento significativo.
Questo cambiamento, prosegue ancora il dr. Rossi, ha indotto l’attivazione da parte dell’Istituto, a partire dal 2001, di un sistema di monitoraggio “al fine di studiare e valutare tutti gli strumenti di applicazione della legge sotto il profilo scientifico, cosa che costituisce uno dei pochi esempi di verifica delle attività medico-legali in questo ambito.
Il suddetto monitoraggio viene realizzato tramite il supporto di schede di rilevamento inserite nel sistema informatico di cartella clinica. I risultati del monitoraggio medico legale di natura quali-quantitativa sono pertanto contenuti nel suddetto Quaderno ove viene studiato altresì, l’andamento negli anni delle valutazioni effettuate dai sanitari dell’Istituto con l’obiettivo di verificare il sistema nel suo complesso, oltre all’esame della congruità delle tabelle di legge e la rispondenza dei nuovi istituti normativi alle finalità indennitarie.
Invece, nell’ultimo capitolo del libro, l’Autore offre spunti di riflessione per eventuali modifiche e integrazioni di tabelle, istituti normativi, soglie di franchigia e modalità di accertamento, nonché la previsione di nuove funzioni medico-legali, per esempio in tema di malpractice sanitaria e sequele indennitarie. Vengono inoltre “suggerite” modifiche all’attuale sistema mediante l’inserimento di uno strumento medico-legale per analizzare i casi in cui una condotta medica non corretta abbia concorso al maggior danno che l’Istituto comunque indennizza.
Infine, sempre secondo l’Autore del Quaderno, lo studio riassunto nel libro mostra che “la legge, così come è stata realizzata, ha raggiunto il suo obiettivo, ovvero quello di coniugare esigenze di personalizzazione del ristoro INAIL, ampliare la platea degli assicurati tutelati, garantire l’equilibrio del sistema sotto il profilo economico, inoltre ha anche riequilibrato e temperato le procedure risarcitorie nei confronti del datore di lavoro”.
Frontespizio; Colophon; Sommario; Indice; Introduzione nuovo sistema indennitario; Novità applicative della riforma; Criteri e istituti nuova normativa; Su alcuni indicatori di qualità del sistema; Azione di rivalsa e danno differenziale; Danno in esito a condotte professionali improprie o errate; Danno morte nel sistema del D.Lgs. n. 38 del 2000; Riflessioni di interesse medico legale; Appendice n. 1 Appendice n. 2 Appendice n. 3 Appendice n. 4; Appendice n. 5; Riferimenti bibliografici
(Fonte: INAIL)