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Calendario Festività Ebraiche 2015

Il Ministero dell’Interno, nell’approssimarsi della fine del 2014, ha pubblicato il calendario delle Festività Ebraiche per l’anno 2015.

In particolare, l’art. 5, comma 2, della legge 8 marzo 1989, n. 101, recante “Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane”, emanata sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987, dispone che entro il 30 giugno di ogni anno, il calendario delle festività cadenti nell’anno solare successivo, è comunicato dall’Unione al Ministero dell’Interno, il quale ne dispone la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Pertanto, su comunicazione dell’Unione, si indica il Calendario delle  Festività ebraiche relative all’anno 2015:

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  • tutti i sabati;
  • venerdì 3 aprile – Vigilia di Pesach
  • sabato 4 e domenica 5 aprile – Pesach (Pasqua)
  • venerdì 10 e sabato 11 aprile – Pesach (Pasqua)
  • domenica 24 e lunedì 25 maggio – Shavuoth (Pentecoste)
  • domenica 26 luglio – Digiuno del 9 di Av
  • lunedì 14 e martedì 15 settembre – Rosh Hashanà (Capodanno)
  • martedì 22 settembre – Vigilia di Kippur
  • mercoledì 23 settembre – Kippur (Digiuno di espiazione)
  • lunedì 28 e martedì 29 settembre – Sukkot (Festa delle capanne)
  • domenica 4 e lunedì 5 ottobre – Sukkot (Festa delle capanne)
  • martedì 6 ottobre – Simchat Torà (Festa della legge)

Si evidenzia che a livello legislativo sia la Costituzione Italiana che lo Statuto dei diritti dei lavoratori (tra gli altri) vietano discriminazioni fondate sulla fede religiosa. I lavoratori hanno pertanto il diritto di professare liberamente il loro credo e pertanto qualsiasi comportamento del datore di lavoro che violi tale diritto è da considerarsi illegittimo. Si vuole infatti impedire al datore di lavoro, avvalendosi della sua posizione di supremazia, possa in qualsiasi modo sopprimere o impedire la libera manifestazione di tale diritto. Inoltre, al datore di lavoro che effettui un qualunque tipo di distinzione, retrizione o preferenza, criteri selettivi per le assunzioni, ecc. basate sulle convinzioni religiose di coloro che svolgono o svolgeranno attività lavorativa alle sue dipendenze, ovvero sulle pratiche religiose da questi seguite, commette discriminazione religiosa.

(Fonte: Ministero Interno)

 

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