Ricorso per differenze retributive colf – badanti
Il Ricorso per differenze retributive colf – badanti è utilizzato per instaurare un giudizio volto ad ottenere il riconoscimento da parte del Giudice delle differenze retributive spettanti in caso di rapporto di lavoro di colf e badanti con conseguenziale condanna del datore di lavoro alla corresponsione delle stesse al lavoratore. Una volta redatto il ricorso, corredato dei relativi documenti (vedi la Sezione di questo sito dedicata alla preparazione del fascicolo di parte e a tutti gli adempimenti connessi), si procede al suo deposito presso la Sezione Lavoro del Tribunale Civile. Successivamente il ricorso, unitamente al decreto del giudice di fissazione di udienza, dovrà essere notificato alla controparte datoriale convenuta in giudizio. Da evidenziare che tra la data della notifica alla controparte e la data dell’udienza devono decorrere almeno 30 giorni.
TRIBUNALE CIVILE DI [completare]
SEZIONE LAVORO
RICORSO
per
il/la Sig./Sig.ra [completare], nato/a a Roma il [completare], codice fiscale [completare] rappresentato e difeso giusta procura a margine [oppure: in calce] del presente atto dall’avv. [completare] (C.F. [completare], nato/a a [completare] il [completare], pec [completare]) ed elettivamente domiciliato/a presso il suo Studio in [completare], Via [completare],
contro
[completare con l’indicazione del datore di lavoro], domiciliato in [completare], Via [completare]
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Premesso che:
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Il/la ricorrente ha lavorato continuativamente dal [completare] al [completare] alle dipendenze del/della sig./sig.ra [completare], presso la sua abitazione in [completare], alla via [completare], in qualità di collaboratrice domestica di persona non autosufficiente, inquadrata nel livello [completare], del ccnl dei collaboratori domestici;
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La qualifica di [completare], nell’ambito della classificazione professionale prevista dal ccnl del [completare] applicabile alla fattispecie ha per oggetto lo svolgimento delle seguenti mansioni: “[completare con la descrizione delle mansioni fornite dal CCNL applicabile];
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il/la ricorrente invece ha svolto le seguenti mansioni in base alle direttive datoriali: [completare, es.: addetta ai servizi domestici e familiari in qualità di persona assistente a persone non autosufficienti provvedendo ad accudire nelle sue funzioni esistenziali e di relazione (nutrirsi, provvedere ai bisogni corporali, assumere medicinali, effettuare pulizie personali, ecc.), nonchè provvedendo a pulire la casa, lavare e incerare i pavimenti, passare l’aspirapolvere, fare la spesa, ecc.],
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pertanto il/la ricorrente in considerazione della sua anzianità di servizio, doveva essere inquadrato/a nel corrispondente livello previsto dal ccnl applicato al rapporto di lavoro domestico e precisamente nel livello [completare],
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infatti il livello [completare] del ccnl cit., prevede testualmente lo svolgimento delle seguenti mansioni [completare];
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la ricorrente percepiva una retribuzione mensile di € [completare], inferiore a quella mimina prevista dalla contrattazione collettiva stabilita in € [completare];
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la retribuzione non è mai stata corrisposta a mezzo di busta paga;
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il/la ricorrente usufruiva inoltre di una retribuzione in natura, ex art. 2242 c.c., consistente in vitto (prima colazione, pranzo, cena) e alloggio;
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il/la ricorrente era tenuto/a all’osservanza del seguente orario di lavoro: in regime di convivenza dal lunedì al sabato dalle ore [completare], alle ore [completare], con [completare] di riposo giornaliero e per un totale di [completare] ore settimanali;
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il/la datore/datrice di lavoro ha omesso parzialmente di versare i contributi assicurativi dovuti al/alla ricorrente, infatti ha provveduto a regolarizzare il rapporto di lavoro presso i competenti uffici tardivamente e precisamente alla data del [completare], indicando soltanto [completare] ore di lavoro settimanali, come risulta dalla documentazione allegata al presente atto;
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la retribuzione contributiva, secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 1403/1971 è oraria ed è comprensiva della quota di gratifica natalizia e di retribuzione in natura, pari ad € [completare] per l’anno [completare], € [completare] per l’anno [completare], secondo il seguente conteggio: [completare];
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l’art. 10, comma 4, del D.P.R. n. 1403/71 cit stabilisce che per i lavoratori che effettuino presso uno stesso datore di lavoro un numero di ore lavorative superiore alle 60 settimanali, è dovuto il contributo corrispondente a tale numero di ore;
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inoltre l’ultimo comma dell’art. 2115 c.c. stabilisce che “è nullo qualsiasi patto diretto ad eludere gli obblighi relativi alla previdenza o all’assistenza”;
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l’art. 9 bis, comma 2, del D.L. n. 510/96, come modificato dall’art. 1, comma 1180, D.Lgs. n. 296/1006 stabilisce che in caso di instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato ivi inclusi quelli di lavoro domestico, i datori di lavoro sono tenuti a darne comunicazione al Servizio per l’impiego nel cui ambito territoriale è ubicata la sede di lavoro entro le ore 24 del giorno antecedente a quello di instaurazione dei relativi rapporti, mediante documentazione avente data certa di trasmissione; tali obblighi sono assolti, ai sensi del comma 11, dell’art. 16 del D.L. n. 185/2008, con la presentazione all’INPS della comunicazione di assunzione;
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l’art. 116, commi da 8 a 10, della L.n. 388/2000, stabilisce che i soggetti che non provvedono entro il termine stabilito al pagamento dei contributi o premi dovuti alle gestioni previdenziali ed assistenziali, ovvero vi provvedono in misura inferiore a quelal dovuta, sono tenuti, in caso di evasione connessa a denunce obbligatorie omesse o non conformi al vero, cioè nel caso in cui il datore di lavoro occulta rapporti di lavoro in essere ovvero le retribuzioni erogate, al pagamento di una sanzione civile, in ragione d’anno, pari al 30% e non superiore al 60% dell’importo dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge; dopo il raggiungimento del tetto massimo delle sanzioni civili, sul debito contributivo maturano gli interessi di mora;
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Il/la ricorrente non ha goduto delle ferie nel [completare] e nel [completare];
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il/la ricorrente ha ricevuto complessivamente € [completare], quale retribuzione relativa ai giorni di ferie goduti nel [completare] e nel [completare];
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le prestazioni di lavoro straordinario non sono state retribuite;
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il/la ricorrente è stato/a licenziato/a senza preavviso;
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il/la ricorrente non ha percepito il trattamento di fine rapporto;
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il/la ricorrente risulta pertanto creditore/creditrice della complessiva somma di € [completare], come risulta dal relativo conteggio allegato al presente atto e di cui costituisce parte integrante;
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il/la ricorrente dichiara comunque di impugnare ogni pregressa transazione e rinuncia a diritti fatti valere nel presente giudizio.
Tanto premesso, il/la sig./sig.ra [completare],
RICORRE
all’Ecc.mo Tribunale perchè voglia, previa fissazione dell’udienza di discussione ed emanazione dei provvedimenti di cui all’art. 415 c.p.c., accogliere le seguenti c
CONCLUSIONI
Piaccia all’Ecc.mo Tribunale di [completare], in funzione di Giudice del lavoro, ogni contraria istanza disatteza ed eccezione reietta, previo ogni accertamento ed opportuna declaratoria del caso, accogliere il presente ricorso e conseguentemente:
a) accertare che tra il/la sig./sig.ra [completare] e il/la sig./sig.ra [completare] è intercorso un rapporto di lavoro domestico dal [completare] al [completare] della durata di [completare] ore settimanali, ciascuna delle quali retribuite con la retribuzione effettiva di € [completare] per l’anno [completare], di € [completare] per l’anno [completare];
b) condannare il/la sig./sig.ra [completare] a versare all’INPS e all’INAIL i contributi determinati, in relazione al precedente punto a), limitatamente a quelli non prescritti; a risarcire parte ricorrente il danno causato dalla omessa contribuzione per i contributi di cui si accerterà la debenza;
c) condannare il/la sig./sig.ra [completare] al pagamento in favore del/della sig./sig.ra [completare] la complessiva somma di € [completare] o quella maggiore o minore che risulterà dovuta in corso di causa, oltre rivalutazione e interessi.
Con vittoria di spese, diritti ed onorari, oltre iva e cpa e spese generali da distrarsi in favore dell’avv. [completare], procuratore antistatario e sentenza provvisoriamente esecutiva.
Si chiede in via istrutturia ammissione di prova testimoniale su capi [completare] della narrativa del presente atto, depurati di eventuali giudizi e/o valutazioni dovuti a esigenze espositive, indicando a testimoni i sigg.ri: [completare]
Nel caso in cui venga ammessa prova testimoniale della parte resistente, si chiede di essere ammessi alla prova contraria e diretta che si renderà necessaria e che verrà precisata a seguito della difesa di controparte, con riserva di indicare i nominativi dei testimoni.
Si dichiara di voler ricevere comunicazioni e notificazioni, oltre al domicilio eletto, al n. di fax [completare] e al seguente indirizzo di posta elettronica: [completare]
Si depositano i n. [completare] documenti sopra citati e di seguito indicati: [completare]
[completare con luogo, data e firma del legale]